Rapporto gioco legale, Savino (Mef): 'Mettere ordine per tutelare imprese e giocatori'
Alla presentazione del rapporto Lottomatica-Censis sul gioco legale in Italia, la sottosegretaria Savino (Mef) evidenzia la necessità del riordino e di passi ulteriori oltre la delega fiscale, e annuncia tavolo con gli operatori per il 4 luglio.
Scritto da Carlo Cammarella
Roma - “Per il gioco è importante mettere ordine, stiamo andando avanti con la questione che riguarda le proroghe delle concessioni, argomento che ho discusso con il vice ministro Maurizio Leo che è il fautore della delega fiscale, un tema che mi ha coinvolto. Naturalmente la delega fiscale porterà innovazioni anche se per il comparto di gioco è in fase di lavorazione, cercheremo di essere puntuali anche chiedendo al Ministro un’illustrazione dettagliata”.
Lo sottolinea Sandra Savino, sottosegretario di Stato al ministero dell’Economia e delle finanze, nel corso della presentazione del secondo rapporto Lottomatica-Censis sul gioco legale in Italia, tenutasi oggi, mercoledì 21 giugno, al Senato della Repubblica.
Un'occasione in cui ha annunciato anche la riconvocazione, per il 4 luglio, del tavolo di lavoro con gli operatori del comparto programmato originariamente per il 13 giugno e poi annullato per la scomparsa di Silvio Berlusconi.
“Ci sono da fare anche altri passi oltre la delega, senza dover imporre alle Regioni dei comportamenti omogenei, ovvero coinvolgere le Regioni, perché ci sono direttive non omogenee”, prosegue Savino: “Bisogna mettere ordine sulle questioni regionali. All’interno di questo ragionamento ci sono tanti elementi, uno su tutti il tema della ludopatia. Abbiamo la necessità di tutelare i giovani e i minorenni e mi sono accorta che l’attribuzione di alcuni compiti alle Regioni, per porre rimedio e trovare alternative per la correzione della ludopatia, poi non viene gestita in maniera adeguata. Anche per questo dobbiamo ragionare sui fondi che vanno distribuiti. In tutto questo c'è la necessità di dare certezza agli imprenditori, anche a quelli più piccoli. Per fare impresa è necessaria una programmazione, e il Governo si sta occupando di questo, anche perché bisogna essere trasparenti sul tema”.