Stati generali amusement, Bussoni (Confesercenti): 'Garantire l'occupazione'
Al convegno organizzato dagli Stati generali dell'amusement, Bussoni (Confesercenti) chiede alla politica di tutelare il settore del gioco senza vincita in denaro.
Scritto da Carlo Cammarella
Roma - “Noi come associazione rappresentiamo le imprese del terziario e negli ultimi tempi abbiamo presentato alcuni scenari. Andando di questo passo nel 2025 c'è il rischio che non apra più un’impresa. Parto da questo punto perché gli esercizi di vicinato e mercato rappresentano luoghi dove si fa socialità, dove si rende un servizio pubblico, dove si aggregano le persone e dove si portano valori di natura culturale, gastronomica e turistica che rischiamo di perdere. Oggi ci battiamo per il settore dei giochi, in particolare quello senza vincita in denaro, in cui si porta avanti un mestiere, un modo di fare impresa, e si favorisce una filiera importante, che permette a bambini e famiglie di coltivare l'aggregazione, una cosa di cui abbiamo bisogno”.
Parole di Mauro Bussoni, segretario generale di Confesercenti, in apertura di “Semplificare o estinguersi”, convegno sul futuro del gioco senza vincita in denaro organizzato dagli Stati generali dell'amusement a Roma, oggi, 15 giugno.
“Purtroppo è un settore che è stato abbandonato dalle norme, molto spesso per ragioni incomprensibili ma viene massacrato e non si riesce a fare impresa in mondo corretto. Le norme poi vengono male interpretate. Chiediamo alla politica di recuperare ciò che permette al settore di inserirsi nella vita sociale. Abbiamo bisogno di garantire l'occupazione”.