Webinar Fair, Siani (Serviceplan Italy): 'Ai, rivoluzione per la comunicazione del gioco'
Al webinar promosso dalla Fondazione Fair, Stefania Siani (Serviceplan Italy) svela le potenzialità dell'intelligenza artificiale per il monitoraggio dei giocatori.
“Nel decreto legislativo sul riordino del gioco si fa riferimento alla tutela dei soggetti vulnerabili, evidenziando che la prevenzione deve contemplare anche l'uso dell'intelligenza artificiale, coniugando l'innovazione con la sostenibilità sociale. E vengono resi necessari gli investimenti in campagne informative sul gioco. Una novità rivoluzionaria.”
Così Stefania Siani, Ceo and chief creative officer di Serviceplan Italy, indaga i risvolti dell'intelligenza artificiale nella comunicazione del gioco responsabile nell'ambito del webinar “AI Act e gioco responsabile: regolamentazione e innovazione per la tutela dei giocatori”, organizzato dalla Fondazione Fair oggi, 19 novembre, nell'ambito dell’European safer gambling week 2024.
Quindi, prosegue Siani, “come comunicatori dobbiamo raccontare alle persone quali azioni verranmo messe in atto per proteggerle. È una grande occasione per raccontare il settore in maniera diversa. Come detto dal compositore Nicola Piovani a Intersections 2024 (il più grande evento in Italia dedicato a marketing, comunicazione, creatività e tecnologia, Ndr), 'l'intelligenza artificiale è come il fuoco: può essere usata per bruciare Roma o per cuocere una bistecca'. Così gli algoritmi possono indurre dipendenza, ma si possono usare anche per la promozione del gioco responsabile. L'Ai è il 'sacro graal' per il marketing, in quanto consente di concretizzare un marketing conversazionale, one to one, senza delay. Posso parlarti mentre monitoro i tuoi comportamenti, mentre riscontro anomalie che potrebbero degenerare in comportamenti problematici e, come operatore, posso dirti quali pratiche mettere in atto. L'operatore di gioco, utilizzando correttamente queste tecnologie può mantenere il gioco nel perimetro del divertimento e prevenire problematiche. Si tratta di un utilizzo rivoluzionario che crea una relazione individuale automatizzata e praticabile sulle numeriche del settore”.
Siani, membro del consiglio direttivo della Fondazione Fair, quindi concentra l'attenzione sui giocatori, sugli utenti, sulle loro aspettative verso la comunicazione del gioco responsabile. “Abbiamo promosso una ricerca specifica sul percepito del gioco responsabile. Una persona su due dichiara che vorrebbe avere più informazioni, sapere quali sono le cose concrete che i concessionari dovranno mettere in atto per legge, c'è una grande esigenza di concretezza. Il 51 percento delle persone che sono state coinvolte nella ricerca chiede di 'tornare alla realtà' che circonda i giocatori, visto che i primi su cui un comportamento di gioco problematico ha impatto sono i familiari, quindi dare voce alle loro testimonianze sarebbe importante, perché li c'è 'la realtà'; la seconda cosa centrale è che le persone si aspettano che la comunicazione non sia giudicante, minacciosa, ma offra sia uno spazio in cui apprendere in maniera positiva cosa si può fare per cambiare in meglio. Ci si aspetta un'azione di concerto, di sistema, in cui oltre al giocatore hanno un ruolo il concessionario, il legislatore, l'opinione pubblica. Le persone non chiedono il game washing, ma la concretezza, e di conoscere quali sono gli strumenti a disposizione.”
Ecco il webinar Fondazione Fair in versione integrale: