Al Senato prosegue il cammino del disegno di legge di conversione del decreto legge Omnibus, recante misure urgenti di carattere fiscale, proroghe di termini normativi ed interventi di carattere economico anche in materia di ippica e gioco.
La commissione Bilancio, in sede consultiva, ha concluso l'esame degli emendamenti presentati per quanto attiene i profili finanziari, esprimendo per quanto di competenza, parere non ostativo, “nel presupposto della disponibilità delle risorse di cui agli articoli 7, comma 5, e 20, comma 2".
Ora, insieme con la commissione Finanze, la commissione tornerà ad esaminare nuovamente il testo.
Il voto finale in commissione è previsto per sabato 28 settembre.
Come si ricorderà, nella seduta precedente su proposta della sottosegretaria di Stato per l'Economia e le finanze, Sandra Savino, sono stati accantonati sia l'emendamento 2.0.3 (testo 2) Orsomarso, Garavaglia, Damiani, sulle sanzioni previste per chi non aderiva al concordato biennale, che la serie di emendamenti all'articolo 5, dal 5.6 Bergesio, Claudio Borghi, Testor, Dreosto (Lega), 5.7 Naturale, Sabrina Licheri (M5S), 5.8 De Carlo, Nocco, Liris, Orsomarso (FdI), 5.9 Tajani (Pd) e 5.10 Magni, De Cristofaro, Cucchi , Aurora Floridia (Alleanza verdi sinistra), che si riferiscono al settore dell'ippica.
Inoltre, nella stessa occasione è stato accantonato, dunque è ancora valutabile, anche l'emendamento del M5S, il 4.4 Croatti, Turco, Barbara Floridia, Pirro, Lorefice, che è relativo al comparto del gioco.
Ritirati invece dai rispettivi gruppi gli altri emendamenti: il 5.0.5 De Carlo, Nocco, Liris, Orsomarso, così come i 5.16 Fregolent, Paita e 5.17 Paroli, e il 6.0.27 Bergesio, Claudio Borghi, Testor, Dreosto, questi ultimi tutti relativi al mondo dell'ippica.