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Dl Omnibus, Gadda (Iv): 'Su Iva vendita cavalli rimediare in legge Bilancio'

04 ottobre 2024 - 11:58

La deputata Gadda (Iv) auspica che nella legge di Bilancio il taglio dell'Iva sulla vendita dei cavalli previsto dal Dl Omnibus venga allineato a quanto in vigore in altri Paesi Ue.

Scritto da Fm

La deputata Maria Chiara Gadda (Iv) © Pagina Facebook Maria Chiara Gadda

"L'approvazione del mio ordine del giorno al Dl Omnibus sulla riduzione dell'Iva per il commercio dei cavalli vivi è un primo passo per rivedere la formulazione adottata nel Governo: così com'è scritta nel decreto la norma crea disomogeneità in un settore che ha bisogno di crescere e non subire più la concorrenza di altri paesi europei".

Lo dice Maria Chiara Gadda, vice-presidente della commissione Agricoltura della Camera e deputata di Italia Viva, commentando la norma sul taglio dell'Iva al 5 percento per la vendita di cavalli “entro il 31 dicembre dell’anno dopo la nascita” inserita nel testo finale del Dl Omnibus licenziato dalla Camera, ma anche il sì della Camera all'ordine del giorno 9/2066/62 da lei presentato per impegnare il Governo “a valutare gli effetti applicativi della disciplina in esame e, in conformità con quanto previsto dalla direttiva (Ue) 2022/542 del Consiglio del 5 aprile 2022 e al fine di potenziare un settore strategico per il made in italy e non subire l’ulteriore concorrenza da parte dei Paesi europei che hanno già attuato politiche di riduzione delle aliquote Iva, a valutare l’opportunità di razionalizzare e diminuire le restanti aliquote Iva sulle cessioni di equini vivi e sulle prestazioni di servizi connessi agli equini vivi”.

Gadda rimarca: "La direttiva europea del 2022 sul tema prevede un allineamento delle aliquote Iva, ma il nostro Paese è in ritardo. Con il Dl Omnibus il Governo ha cercato di allineare le regole fiscali italiane a quelle europee, ma lo ha fatto escludendo di fatto molte imprese. Interpretiamo il voto a favore sul mio Odg come un'ammissione sulla necessità di apportare le necessarie modifiche e tenere fede all’impegno in legge di Bilancio. La filiera degli equidi già va rilanciata, come minimo il trattamento fiscale deve essere allineato ai competitor europei”.

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