Una manifestazione "fondamentale, con 124 anni di tradizione, di centralità del mondo equestre, che vede gli allenatori, il cavallo, un animale splendido, protagonista in una città straordinaria come Verona, in una regione che è strategica per la nostra nazione e sulla quale siamo intenzionati a concentrare tutte le attività possibili".
Ad affermarlo è Francesco Lollobrigida, ministro dell'Agricoltura e sovranità alimentare, in occasione dell'inaugurazione della 124a edizione di Fieracavalli, oggi, 3 novembre.
Nel suo intervento, Lollobrigida coglie l'occasione per ribadire che la sovranità alimentare "è importante e fondamentale perché ogni popolo ha il diritto di produrre, di dare una alimentazione corretta ai propri cittadini e noi abbiamo voluto inserire questo termine all'interno del nome del ministero proprio per rendere centrale il sistema agroalimentare, il sistema della produzione, l'imprenditore agricolo, il diritto di un popolo a mangiare ma mangiare anche bene.
La nostra economia, il nostro sistema è spesso aggredito da metodi che non condividiamo, ma noi non ci arrenderemo a mangiare carne prodotta in laboratorio, pensiamo che il sistema agricolo, agro-forestale italiano vada valorizzato e vada tutelato e questo è l'impegno abbiamo preso con i cittadini italiani in campagna elettorale e che adesso al Governo intendiamo interpretare".
Ad aprire Fieracavalli stamattina anche il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, che ha ringraziato l’intero mondo dell’equitazione e dell'ippica, che si riunisce in un contesto ricco di iniziative, di convegni ed esibizioni e che faranno convergere a Verona, fino a domenica 6 novembre, tutti gli appassionati di questo straordinario animale, capace di evocare contemporaneamente la forza e l’eleganza. Capace di attraversare i secoli restando sempre un punto di riferimento per l'uomo.
“In Veneto - spiega Zaia - i proprietari di cavalli sono 17.050, le aziende che hanno in qualche modo a che fare con il mondo equino sono oltre 9.000. In Italia, secondo i dati aggiornati dell’Anagrafe degli Equidi, ci sono circa 499.000 equidi, di cui 391.000 cavalli.
Il cavallo dà lavoro a una schiera che oscilla tra le 40.000 e le 50.000 persone, suddivise in realtà poliedriche ma con una linea ascendente soprattutto nelle attività legate all’agricoltura. Di questi, tra 8.000 e 10.000 sono artieri, stallieri e addetti all’allevamento. Le aziende agricole dedicate prevalentemente all’allevamento di cavalli e altri equidi sono circa 2.900”.
Per poi presentare altri dati sugli allevamenti: “Nell’ultimo decennio il Nordest ha vissuto un’impennata nella crescita di equidi, con un +88,8 percento del Friuli Venezia Giulia e un +51,4 percento del Veneto. Il primato regionale spetta alla provincia di Padova, con 7.899 equidi, seguita da Verona (6.242), Treviso (6.097), Vicenza (5.899), Venezia (2.980) e Belluno (3.069).
Sono 32.186 gli equidi in Veneto, di cui 24.277 cavalli e 7.739 asini, un settore in grande sviluppo sempre più legato al settore agricolo anche per l’importanza che l’animale riveste nel tempo libero, oltre che nello sport: passeggiate nelle ippovie, agriturismi, ippoterapia, fattorie didattiche. Un trend in crescita che ha portato alla nascita della Sezione allevamenti equini di Confagricoltura Veneto. La prima, nella storia dell’organizzazione agricola regionale, che riunirà gli allevatori di equidi di tutta la regione”.
IL PROGETTO DELLA REGIONE CON FISE E USR PER AVVICINARE I BIMBI ALL’IPPICA - Questa mattina, alla Fieracavalli a Verona, è stato presentato un innovativo protocollo d’intesa tra la Regione del Veneto, l’Ufficio scolastico regionale per il Veneto e la Federazione italiana sport equestri che prevede una collaborazione educativa scolastica per la promozione, la diffusione e la pratica della cultura e dello sport equestri con azioni sono previste nel corso dell’anno scolastico 2022/2023.
“L’animale nobile per definizione è il cavallo e avvicinare i giovani fin da piccoli alla cultura dell’animale attraverso lo sport e ad una dimensione di relazione sarà molto utile anche per superare i traumi dell’isolamento che i nostri bambini, soprattutto i più piccini, si portano addosso dopo la pandemia – commenta Elena Donazzan, assessore regionale all’istruzione, formazione e lavoro in occasione della presentazione dell’iniziativa -. Il battesimo della sella dei ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo grado con questo bell’animale ci restituisce una riscoperta della relazione che ha una grande valenza pedagogica ed educativa”.
Obiettivo del protocollo, è quello di favorire la diffusione della conoscenza degli sport equestri tra gli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado del Veneto, in tutte le discipline ludiche ed addestrative nelle quali sono attualmente praticati, al fine di: avvicinare gli studenti del primo ciclo di istruzione agli sport dell’equitazione in quanto particolarmente utili a sviluppare abilità non solo motorie, ma anche psicologiche, cognitive e comportamentali; sensibilizzare gli studenti al rispetto dell’ambiente e della natura attraverso la conoscenza diretta degli animali e del territorio; rafforzare negli studenti la consapevolezza e la fiducia in sé stessi, costruendo un percorso educativo mirato allo sviluppo di relazioni interpersonali incentrate sulla responsabilità e il rispetto dell’altro.
Destinatari degli interventi programmati sono gli studenti del primo ciclo (scuola primaria e secondaria di primo grado) di tutte le istituzioni scolastiche statali e paritarie, con sede in Veneto. Presente nell’occasione una classe dell’Istituto comprensivo G. Rodari di Rossano Veneto (VI), che ha già sperimentato l’esperienza attraverso lezioni con dei pony.