Ippodromo Taranto, Federippodromi: 'Perché non si effettua raccolta scommesse sul campo?'
Federippodromi chiede al ministero dell'Agricoltura di chiarire perché dal 12 settembre all'ippodromo di Taranto non vengono raccolte le scommesse sulle corse 'sul campo'.
Raccolta delle scommesse ippiche all'ippodromo “Paolo VI” di Taranto sotto la lente della Federippodromi, che a tal proposito ha inviato una richiesta di chiarimenti a Remo Chiodi, direttore della Direzione generale per l'ippica, al ministero dell'Agricoltura e all'Agenzia delle dogane e dei monopoli.
“Dall'esame dei dati delle scommesse raccolte presso l'ippodromo di Taranto - Paolo VI emerge che dal giorno 12 settembre viene effettuata la raccolta solo sulle scommesse di ippica nazionale mentre non vengono raccolte le scommesse di ippica tradizionale sulle corse effettuate sul 'campo'.
Considerato che tale comportamento potrebbe alterare il mercato delle scommesse e della suddivisione delle risorse degli ippodromi da parte del Masaf, già molto scarse, si chiede all'Amministrazione se tale comportamento sia lecito ed ammissibile.
Infatti all'articolo 3 - 'Obblighi contrattuali' - punto d) dell'Accordo sostitutivo che disciplina i rapporti tra Società di corse e ministero dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste viene stabilito l'obbligo di 'assicurare, in relazione alle corse in svolgimento presso l'ippodromo, l'accettazione delle scommesse sul campo".
Federippodromi resta quindi in attesa di ricevere un chiarimento sul quesito posto.
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