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La settimana politica: esame del Psb, tra i Ddl collegati la riforma dell'ippica

07 ottobre 2024 - 09:55

In Parlamento tiene banco il Piano strutturale di bilancio 2025-2029, ma si parla anche di imposta intrattenimento e abrogazione di atti normativi pre-repubblicani, anche legati al gioco.

Scritto da Dd

Chiuso il capitolo dedicato al Ddl Omnibus, del quale si attende la pubblicazione in Gazzetta ufficiale, Camera e Senato riprendono i lavori.

Tra i provvedimenti in esame pochi riferimenti al gioco e all'ippica, anche se nel Piano strutturale di bilancio di medio termine 2025-2029, il cui esame continua questa settimana in entrambe le camere, vengono citate le "Disposizioni in materia di riforma del settore ippico".

Nel testo si legge che "a completamento della manovra di bilancio 2025-2027, il Governo conferma quale collegato alla decisione di bilancio il disegno di legge già indicato nel precedente Documento programmatico" e indica, tra i disegni di legge collegati alla manovra di finanza pubblica per il 2025, anche la riforma dell'ippica.

Il testo sarà all'esame dell'Assemblea della Camera mercoledì 9, contemporaneamente sullo stesso provvedimento lavorerà l'Assemblea del Senato. 

Sullo stesso testo, oggi, lunedì 7 ottobre, la commissione Bilancio della Camera, in seduta comune con l'analoga commissione del Senato, inizierà, con una serie di audizioni (tra le quali quelle di Anci, Banca d'Italia e Corte dei Conti) la sua attività conoscitiva preliminare, che continuerà l'esame nella giornata di domani, quando stesso testo passerà anche in commissione commissione Affari costituzionali.

Domani, martedì 8, esprimeranno il loro parere sul provvedimento anche le commissioni Giustizia, Finanze, Industria e Ambiente del Senato, chiamate a riferire in merito alla commissione Bilancio.

Il dossier del Servizio Studi relativo al Psb, pubblicato al Senato e alla Camera, ricorda che "con la legge n. 111 del 2023 è stata conferita al Governo la delega per la riforma del sistema fiscale italiano. In attuazione dell’articolo 1 della anzidetta legge sono stati sottoposti all’esame parlamentare tredici schemi di decreto legislativo", undici dei quali sono già stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale. Il dossier non lo cita ma ricordiamo che tra questi undici figura anche il "il Decreto legislativo n. 41 del 25 marzo 2024, stabilisce i principi e i criteri direttivi per il riordino delle normative sui giochi, in particolare quelli a distanza.".

 

Dopo che nel mese di settembre le commissioni Bilancio e Finanze del Senato hanno espresso il loro parere "non ostativo" al Governo sullo “Schema di decreto legislativo recante testo unico dei tributi erariali minori” il provvedimento giunge ora alla Camera, all'esame della commissione Finanze, che ne avvierà la discussione il prossimo 9 ottobre con la relazione di Guerino Testa (Lega).

Tra i titoli dello schema di decreto, che ora potrà essere approvato definitivamente dal consiglio dei ministri, figura, come noto, l' allegato 2, riguardante la tariffa dell’imposta sugli intrattenimenti, che gli operatori di gioco, compresi i casinò  sono tenuti a versare. 

 

Commissioni Bilancio e Affari costizionali della Camera domani, martedì 8, saranno al lavoro anche sul disegno di legge per l'Abrogazione di atti normativi prerepubblicani relativi al periodo 1861-1946 (esame emendamenti testo unificato C. 1168​-1318​-1371​-1452​-1572-A​). Nel testo due "lontanissimi" riferimenti al gioco, citati giusto per dovere di cronaca in quanto ormai ridotti a pure curiosità:

Tra i regi decreti dei quali si propone l'abrogazione, infatti, ci sono anche quello del 2 ottobre 1861, "Per la riattivazione del Lotto nelle Marche", e quello del 7 agosto 1870, "col quale è cambiato l'articolo 2 del regolamento organico della Società del casino di Lucca", relativo alla casa da gioco aperta verso la metà del XVIII secolo dalla Repubblica di Lucca e rimasta aperta, con alterne vicende, fino al 1953.

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