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Tagli legge Bilancio: ippodromi avviano licenziamenti e chiedono incontro al Masaf

03 novembre 2023 - 12:20

Di fronte al taglio di 5 milioni agli ippodromi previsto dalla legge di Bilancio 2024, le società di corse annunciano stop ai convegni dal 1° gennaio. Avviato licenziamento dei lavoratori di Agnano e Capannelle, che entrano in sciopero.

Scritto da Fm

Come prevedibile, i contenuti della prossima legge di Bilancio relativi all'ippica, che comportano un consistente taglio alle sovvenzioni per le società di corse, non potevano che generare un potente effetto domino.

Il secondo tassello è il comunicato con cui il Gruppo ippodromi associati, a cui fanno riferimento tredici società di corse, chiede un incontro urgente ai vertici del ministero dell'Agricoltura – chiamando in causa il ministro Francesco Lollobrigida, il sottosegretario Patrizio La Pietra, il capo dipartimento Stefano Scalera e il direttore della Direzione generale ippica Remo Chiodi - dopo aver rilevato che al capitolo 2297 del disegno di legge n° 926 del bilancio previsionale dello Stato 2024-2026 dedicato alle “Sovvenzioni per le società di corse per l’organizzazione delle corse ippiche....” e al capitolo 2299 “Fondo per il funzionamento degli impianti ippici ….” è previsto, per l’anno 2024, “uno stanziamento complessivo di appena 44,397 milioni di euro rispetto ai 46 milioni di euro dell’anno 2023. Se si considera che le somme appostate in detti capitoli dovranno coprire anche il finanziamento degli ippodromi di Palermo e Livorno che, invece, nell’anno corrente disponevano di un apposito capitolo di spesa, il comparto delle società di corse subirebbe un insostenibile taglio di oltre 5 milioni di euro.

Tale riduzione di risorse non consentirebbe la continuità aziendale delle società di corse, che già da anni sopportano perdite di bilancio, oltre agli incrementi dei costi subiti nel 2022 e nel 2023 per effetto della forte inflazione. Si rammenta che le società di corse negli ultimi otto anni hanno già subito tagli superiori al 75 percento.

Pertanto, si dichiara sin d’ora che, in assenza di modifiche ai suddetti stanziamenti, a partire dal 1° gennaio 2024 non saranno assicurati i servizi resi e, di conseguenza, l’organizzazione delle corse.

Per quanto esposto, si chiede un urgentissimo incontro al fine di comprendere come il Ministero intende affrontare la gravissima situazione evidenziata”.

 

A tale comunicato, firmato dai delegati Franca Maglione, Pier Luigi D’Angelo, Concetto Mazzarella e Elio Pautasso, è seguito l'avvio delle procedure di mobilità per il licenziamento di tutta forza lavoro impiegata presso l'ippodromo Capannelle e presso l'ippodromo di Agnano, e, di conseguenza, la proclamazione di uno sciopero dei lavoratori di entrambi gli impianti, con l'annullamento delle corse previste.

In particolare, a Capannelle i lavoratori e la rappresentanza sindacale “preso atto degli incerti rapporti con il comune di Roma Capitale, e visto il taglio agli stanziamenti degli ippodromi operato con la legge finanziaria in corso di approvazione, valutano che tali provvedimenti mettono a rischi la conservazione del poso di lavoro di tutti i lavoratori. Pertanto gli stessi dichiarano lo stato di agitazione e prevedono un relativo pacchetto di 8 ore di sciopero. Nella giornata odierna (3 novembre, Ndr) proclamano l'astensione da lavoro a partire dalle ore 14 fino a fine turno”.

 

Ad Agnano i lavoratori a tempo indeterminato assunti dalla società Ippodromi Partenopei sono 67, e dalle prospettive di licenziamento discende la proclamazione di un pacchetto di tre ore di astensione dal lavoro a partire dalle 14 di oggi.

 

Di fronte a questa situazione, l'associazione Nuovo Galoppo Italia, con la presidente Maria Cristina Pansini, scende in campo a sostegno degli operatori di Capannelle: “Preso atto dello stato di agitazione e del pacchetto di 8 ore di sciopero dichiarato dai lavoratori di Hippogroup che comporta il mancato svolgimento delle corse in calendario nella giornata odierna, considerato che tale sciopero colpisce esclusivamente i proprietari, gli allenatori e i fantini che, ancora una volta vengono strumentalizzati per risolvere problemi che si trascinano da anni e che in passato sono stati risolti anche grazie all'aiuto proprio dei proprietari e degli allenatori che sono scesi in piazza per perorare le cause anche dei lavoratori di Hippogroup, l'associazione che rappresento comunica di aver richiesto il recupero della giornata odierna di corse stante il mancato preavviso dello sciopero oltre un incontro con la società Hippogroup Roma Capannelle per comprendere quali comportamenti abbia messo in atto per evitare questo grave pregiudizio agli operatori”.

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