Negli ultimi anni della sua vita ha sposato la causa ambientalista, e si è fatto ritrarre più volte in compagnia dei suoi cani, ma pochi forse ricordano che Silvio Berlusconi - scomparso ieri, 12 giugno all'età di 86 anni - aveva anche una certa passione per i cavalli. Non al pari della regina Elisabetta II, certo, ma scorrendo le cronache saltano fuori diversi episodi a riguardo.
Nel giardino di casa, come raccontato dal figlio Pier Silvio, a un certo punto stazionava anche il cavallo più amato dai bambini italiani degli anni Settanta, protagonista della celebre pubblicità di un bagnoschiuma.
Ci sono poi foto che lo ritraggono a cavallo, come un perfetto gentleman, ma ci sono stati anche degli atti più “concreti” a sostegno dell'ippica.
Nel 2005 ad esempio Berlusconi - che all'epoca era presidente del Consiglio- ha aderito all’Associazione parlamentari amici del cavallo e dell’ippica, organismo di cui facevano circa duecento parlamentari dei vari schieramenti politici. Un'adesione vista come segno dell'interesse e dell'impegno del Governo nei confronti del mondo del cavallo e dell'ippica ma che non è bastata a evitare la crisi in cui è precipitato il comparto successivamente.
Nello stesso anno l'allora premier - soprannominato il Cavaliere non per meriti sportivi ma per aver ricevuto nel 1977 l'ordine al merito del lavoro, al quale ha rinunciato a seguito di una condanna penale nel 2014 - fu poi il destinatario di una lettera dell'Upt, Unione proprietari del trotto, che chiedeva maggiore attenzione per il settore, evidenziando quanto fosse stato “trasformato nell'ennesimo e deficitario carrozzone di Stato, oltretutto aperto all'arbitrio asfissiante delle lobby degli assuntori di gioco e di gestori pubblici dalle scarse o nulle competenze nel campo specifico”.
Ad occuparsi più stabilmente e direttamente di cavalli è stata poi la nipote Nicole - figlia del fratello Paolo -, promotrice del Progetto Islander, associazione no profit dedicata alla riabilitazione psicofisica degli equidi vittima di maltrattamento, fondata nel 2012.
Fra gli investimenti dell'ex (seconda) moglie, Veronica Lario (al secolo Miriam Bartolini), infine figura la partecipazione in una società specializzata in equitazione.