Dovrebbero volerci ancora alcuni giorni per conoscere l'ammontare delle sovvenzioni agli ippodromi per il 2025, oggetto delle richieste di alcune associazioni rappresentative delle società di corse – da Federippodromi all'Unione nazionale ippodromi, passando per il Coordinamento ippodromi – presentate negli ultimi due giorni all'indirizzo del ministero dell'Agricoltura e in particolare del sottosegretario Patrizio La Pietra.
E reiterate anche per l'avvio della stagione a Palermo e a Roma.
Secondo quanto apprende GiocoNews.it non c'è nessun ritardo, visto che ad esempio lo scorso anno gli importi destinati agli ippodromi sono stati resi noti a febbraio.
Va inoltre considerato che la legge di bilancio è stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale della Repubblica il 31 dicembre, nel pomeriggio, e e che ancora non si conoscono gli importi del capitolo 2297, quello relativo alle sovvenzioni per le società di corse. Per completezza di informazione, si ricorda inoltre che con la legge di Bilancio 2025 c'è stato un incremento di risorse per il settore ippico, sia rispetto al disegno di legge di Bilancio presentato ad ottobre 2024 (di circa 15,7 milioni di euro), sia rispetto allo stanziamento per lo scorso anno.
"NON SI POSSONO ANNULLARE AUTONOMAMENTE LE CORSE" - Con una nota inviata a tutte le Società di corse riconosciute dal Ministero e alle associazioni di categoria del settore ippico, il direttore generale della Direzione ippica, Remo Chiodi, quindi precisa che "le società di corse non possono procedere motu proprio all’annullamento di giornate di corse previste dal calendario nazionale delle corse ippiche e che, in ossequio a quanto previsto dal citato Ddg n° 673179 del 20 dicembre 2024, nei riguardi delle società di corse alle quali sono state già rilevate criticità e/o irregolarità nell’organizzazione delle corse, in mancanza di azioni concrete e immediate da parte della società stessa e al verificarsi nuovamente di criticità di gestione, l’Amministrazione si riserva la possibilità di sospendere l’attività di corse con effetto immediato, oltre la sospensione del riconoscimento quale società di corse e l’adozione di ogni altra misura contrattualmente prevista a garanzia del corretto adempimento degli obblighi che saranno assunti con la sottoscrizione degli accordi sostitutivi.
Per eventuali, ulteriori chiarimenti e/o integrazioni in merito, è possibile prendere contatti diretti con l’ufficio Dipp4 e con il dirigente competente ratione materiae, dottoressa Catizzone, reperibile al numero 06.46652085 (digitando poi il tasto '4')".
I CHIARIMENTI DEL MASAF - Nella stessa lettera il Ministero ricorda che ci sono alcuni punti da tenere a mente. Con il decreto direttoriale n° 577473 del 31 ottobre 2024 è stato emanato il calendario tecnico delle corse ippiche per l'anno 2025; successivamente, con il decreto direttoriale n° 675606 del 23 dicembre 2024, il calendario delle corse ippiche per l'anno 2025 è stato integrato con le dotazioni di montepremi, pur nelle more della approvazione e pubblicazione della legge di Bilancio 2025.
In particolare, la tabella n° 13 “Stato di previsione del Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste per l'anno finanziario 2025 e per il triennio 2025-2027” riporta l’ammontare complessivo delle risorse per interventi a favore del settore ippico, risorse che sono pari, per il 2025, a 161.109.341 euro.
Nelle more della determinazione della ripartizione delle risorse effettivamente allocate sul capitolo 2297 - "Sovvenzioni alle società di corse per le attività di organizzazione delle corse ippiche e per i servizi televisivi delle immagini delle corse" - e delle risorse allocate sul capitolo 7763 "Somme da destinare all'ammodernamento e all'adeguamento degli ippodromi e loro infrastrutture per un riassetto delle attività di organizzazione delle corse" e della successiva formalizzazione dei relativi accordi sostitutivi, le società di corse sono chiamate a garantire la continuità delle attività ippiche, nel rispetto delle condizioni generali di sicurezza e fruibilità delle strutture e degli impianti, tenuto conto del calendario delle corse ippiche emanato e di quanto esplicitato nel decreto del direttore generale recante il riconoscimento delle società di corse per l'anno 2025.