Continuano le “grandi manovre” in relazione ai bandi per il gioco pubblico.
Dopo aver inviato ai ministeri dell’Economia e delle Imprese e del Made in Italy, al Consiglio di Stato e quindi in Commissione europea per il consueto stand still trimestrale la documentazione relativa al bando per l'online, l'Agenzia delle dogane e dei monopoli ha dato comunicazione del bando per il Lotto al Consiglio di Stato, che avrà un mese e mezzo di tempo per formulare le proprie osservazioni.
Secondo quanto riporta il quotidiano Il Gazzettino, appare quindi probabile che “il bando venga esaminato alla ripresa delle sessioni ordinarie, a partire dal 15 settembre. Il via libera definito per la gara, quindi, potrebbe arrivare tra la fine di ottobre e i primi giorni di novembre”, seguito dalla pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale della Repubblica, facendo sì che gli operatori del comparto interessati possano presentare le proprie offerte entro la fine dell'anno.
Una gara a due (o a quattro?)
Intanto, già impazzano le "grandi manovre" attorno alla gara, che rappresenta senza dubbio una delle più importanti in materia di gioco pubblico. Se non altro per via dei valori: non a caso, la base d'asta che è stata prevista per questo bando è di (ben) 1 miliardo di euro, con una selezione basata sul criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Per una durata della concessione pari a nove anni, non rinnovabile.
Al bando parteciperà con certezza Igt, già gestore del Gioco del Lotto attraverso Lotterie Italia, che si presenterà come la volta scorso insieme con il gruppo ceco Allwin (ex Sazka), Novomatic e la rete dei tabaccai it.
Mentre in parallelo sembra essersi l'intenzione di partecipare da parte di Sisal, attuale gestore del SuperEnalotto e, quindi, con un'expertize specifica nel mondo delle lotterie. Oltre a una rinnovata veste societaria, dopo l'acquisizione da parte di Flutter e, sopratutto, in procinto di compiere un altro passo più che significativo, destinato ad esaltarne la posizione sul mercato italiano: ovvero la fusione con Snaitech, che potrebbe scaturire da parte dell'acquisto della capogruppo Flutter attraverso Playtech.
Ma nella contesa potrebbero inserirsi anche altri, con un'ipotesi - al momento tutta da verificare - di una gara a quattro: un terzo operatore, secondo gli esperti, potrebbe essere il monopolista francese della lotteria, Française des Jeux, mentre più difficile sembra essere la partecipazione della britannica Camelot, che secondo alcuni poteva essere intenzionata a partecipare, ma per farlo dovrebbe cercare un partner locale. Come pure potrebbe accadere su altri fronti, come per esempio l'operatore turco delle lotterie, che sembra essere interessato a partecipare ma potrebbe unirsi a una delle altre cordate. Ma c'è sempre la possibilità che ad affacciarsi alla gara possa essere il colosso italiano del gaming, ovvero Lottomatica: nonostante le varie smentite da parte dell'azienda, che ha sempre negato un interesse nei confronti di questo tipo di gara, sarebbe tuttavia lecito attendersi uno sguardo più che approfondito ai documenti di gara da parte della società controllata dal fondo Apollo. Anche se attualmente risulta attiva su tutti i segmenti del gioco pubblico, eccetto le lotterie: ma forse proprio per questo.
La sifda per la sostenibilità
La gara, come detto, rappresenta una sfida tutt'altro che banale per gli operatori contendenti, tenendo conto non soltanto dell'investimento una tantum richiesto dallo Stato e pari a un miliardo (con le indiscrezioni raccolta da GiocoNews.it che fanno pensare al raggiungimento di una cifra di 1,4 - 1,5 miliardi per l'assegnazione). Per il vincitore infatti ci sarà l'obbligo di aggiornamento tecnologico del sistema della rete e dei terminali di gioco secondo standard qualitativi che garantiscano la massima sicurezza ed affidabilità, oltre all'obbligo di versamento annuale all’erario delle somme, comunque, eventualmente non investite secondo il piano. Anche se l'aggio previsto per il concessionario, pari al 6 percento della raccolta, sembra garantire una base di sostenibilità per l'operatore. Ma se così non fosse, del resto, non ci sarebbe interesse a partecipare. Va però detto che la vera sfida, per la società aggiudicatrice, sarà quella di garantirsi la continuità e la sostenibilità nel medio periodo e, quindi, nei prossimi dieci anni: tenendo conto che il Lotto rappresenta un gioco con una fan base particolarmente adulta e con un ricambio generazionale non banale. Sarà quindi importante individuare novità e innovazioni che permettano al gioco di rinnovarsi. L'attuale gestore Igt, va detto, era già riuscito in questa sfida, ideando e lanciando - durante l'esercizio della sua concessione - il gioco accessorio 10eLotto, agganciato all'attuale concessione del Lotto, che ha portato notevole impulso al gioco. Ma anche per questo oggi sarà ancora più difficile trovare qualcosa di nuovo: anche se l'industria del gaming dimostra sempre di stupire, in termini di ricerca e sviluppo.