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Cangianelli (Egp-Fipe): 'Regole chiare per tutelare il gioco legale'

18 ottobre 2024 - 16:09

Il presidente di Egp – Fipe, Emmanuele Cangianelli, sottolinea che il mercato è 'ingessato' a causa dei ritardi del riordino nazionale.

Scritto da Redazione

Il presidente di Egp – Fipe (Confcommercio), Emmanuele Cangianelli

Le risorse dei giochi che finiscono in Manovra sono composte essenzialmente da due contenuti. Uno è la forzosa ed ennesima proroga delle concessioni per bingo, slot e scommesse, l’altro è la stabilizzazione della quarta estrazione del Lotto, del SuperEnalotto e dei giochi correlati.”

A sottolinearlo è Emmanuele Cangianelli, presidente di Egp – Fipe (Confcommercio), in un'intervista al quotidiano Open in cui fa il punto sulle misure che riguardano il gioco pubblico contenute nella Manovra 2025, a cominciare dalla proroga biennale delle concessioni in scadenza il 31 dicembre 2024.

Una proroga onerosa, dalla quale nelle casse dello Stato dovrebbero arrivare circa 250, 300 milioni. Anche grazie all'aumento del costo delle concessioni, specie per gli apparecchi da gioco.

A preoccupare Cangianelli è però soprattutto il ritardo del riordino nazionale del gioco – per il quale è attesa a breve una proposta “forte” del ministero dell'Economia e delle finanze – e la persistenza della cosiddetta “questione territoriale”, con la sua babele di distanziometri regionali e limiti orari al funzionamento degli apparecchi da gioco. “Questo doppio binario normativo non ha scalfito il tema delle patologie del gioco, ma ha solo ingessato il mercato”, afferma Cangianelli. “Aspettiamo da anni un aggiornamento chiaro delle regole cosicché gli stessi esercenti possano investire per il contrasto alla ludopatia. Oggi esistono strumenti tecnologici che possono essere molto più utili alla causa rispetto alla distanza, imposta con disposizione degli enti locali, tra una sala giochi e un cimitero”.

La speranza è che l'impasse del riordino si sblocchi prima possibile e che si possa tornare a fare i bandi per l'assegnazione delle concessioni del gioco, senza ricorrere sempre alle proroghe. “Le ultime gare? Il bingo è fuori scala, sono state fatte solo una volta e ormai 20 anni fa. Le scadenze iniziali delle concessioni per il bingo erano fissate al 2014, quelle per le scommesse sono scadute nel 2016 e quelle per gli apparecchi di giochi nel 2022. Gli imprenditori di un comparto che va avanti di proroga in proroga non possono fare progettualità”.

 

Il presidente di Egp-Fipe quindi rimarca: “È urgente fare nuove concessioni perché bisogna ripartire con nuove regole organizzative e nuovi strumenti tecnologici a vantaggio dei giocatori e per fermare l’illegalità online. Nel gioco online esiste già un registro di auto-esclusione, che però non è abbastanza pubblicizzato”.

Bene sarebbe utilizzarlo anche nel gioco fisico, “magari attraverso un sistema simile al green pass, con un codice qr, i giocatori che vogliono autoescludersi potrebbero farlo e, una volta disabilitati, non potrebbero più accedere alle sale per un periodo determinato o indeterminato. Questo miglioramento potrebbe essere un passo significativo nella lotta contro la ludopatia”.

Infine per Cangianelli è “fondamentale mantenere una netta distinzione tra il gioco legale e quello illegale, con standard tecnologici molto alti nel settore legale. Dai dati forniti dalle forze dell’ordine, basati su decine di migliaia di controlli fisici nei punti vendita, i casi di gioco minorile sono risultati numericamente molto bassi. Il problema si concentra soprattutto nel settore illegale e nel gioco online, dove basta l’accesso di un maggiorenne e una carta di debito per aggirare le restrizioni. In alcuni Paesi esteri, gli operatori di slot machine utilizzano sistemi di categorizzazione digitale che, analizzando le abitudini di gioco, riescono a capire se l’utente è maggiorenne oppure no”.

 

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