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Legge gioco Marche, Comune Macerata si adegua e aumenta orari delle sale

14 marzo 2025 - 10:54

Il sindaco di Macerata firma ordinanza, non ancora in vigore, per diminuire le ore di interruzione del gioco accogliendo le richieste di Sapar e adeguandosi alla legge regionale.

Scritto da Fm
© Pxhere

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Sull'Albo pretorio del Comune di Macerata il testo al momento non è ancora visibile, ma sta facendo discutere l'ordinanza – la n. 81 del 4 marzo – firmata dal sindaco Sandro Parcaroli (Lega) per attuare la legge regionale delle Marche sul gioco varata nel 2023, riducendo da 8 a 4  ore l’orario di chiusura obbligatoria delle sale gioco e dei locali con apparecchi.

Un successo per gli operatori, visto che nelle motivazioni dell'ordinanza – di cui GiocoNews.it è in grado di anticipare il testo integrale – si fa espresso riferimento alla decisione di “ accogliere parzialmente le proposte dell’associazione Sapar rimodulando l’orario di chiusura dalle ore 07:00 alle ore 09:00 e dalle ore 12:00 alle ore 14:00 e precisando che le disposizioni si applicano anche alle sale giochi di cui all’art. 86 del Tulps limitatamente all’utilizzo degli apparecchi di intrattenimento e svago con vincite in denaro di cui al comma 6 dell’art. 110 Tulps”.

Il provvedimento del sindaco di Macerata si pone nel solco della legge regionale n. 27/07/2023, n. 13 recante “Modifiche alla legge regionale 7 febbraio 2017, n. 3 (Norme per la prevenzione e il trattamento del gioco d’azzardo patologico e della dipendenza da nuove tecnologie e social-network)” la quale prevede al comma 2 dell’art 2 (Modifiche all’art 5 L.R n. 3/2017) la possibilità da parte degli enti locali, di disporre limitazioni temporali all’esercizio del gioco tramite gli apparecchi previsti dalla normativa statale, prevedendo al riguardo fasce orarie giornaliere fino ad un massimo di sei ore complessive di interruzione quotidiana di gioco a tutela della salute e della quiete pubblica in applicazione dei principi di ragionevolezza e proporzionalità che impongono di contemperare da un lato gli interessi economici degli imprenditori del settore e dall’altro l’interesse pubblico a prevenire fenomeni di patologia sociale connessi al gioco compulsivo.

L'amministrazione ritiene di doversi conformare “alla nuova disposizione che prevede un dimezzamento delle ore di interruzione del gioco e pertanto di procedere alla modifica dell’ordinanza sulle “limitazioni temporali all’esercizio del gioco tramite gli apparecchi previsti dalla normativa statale”, la n. 117 del 20/03/2018, disponendo il numero massimo di sei ore complessive di interruzione quotidiana di gioco, e ritenendo “opportuno rimodulare le fasce orarie inserendo fra gli orari di apertura una interruzione obbligatoria al fine di indurre i giocatori patologici ad una pausa forzata a tutela del loro equilibrio psico-fisico e consentire, altresì, un tempo obbligatorio da dedicare al riposo”.

Tale ordinanza avrà “efficacia il 30° giorno dalla pubblicazione” e “verrà comunicato a mezzo Pec alla Prefettura, Questura, al Comando provinciale dei Carabinieri, al Comando provinciale della Guardia di finanza, all’Agenzia delle dogane e dei monopoli, alle associazioni di categoria più rappresentative nel territorio”, si legge nel testo visionato dalla nostra testata.

Il provvedimento di Parcaroli quindi rettifica l’ordinanza sindacale varata nel marzo 2018 dal sindaco precedente, Romano Carancini, oggi consigliere regionale delle Marche nelle file del Partito democratico, che esprime la propria “indignazione”, ritenendola una “scelta sconsiderata e in contrasto con il principio di legalità”.

Critico anche il Movimento cinque stelle, in quanto l'ordinanza “non tiene conto delle posizioni di esperti del settore sanitario e sociale, come il Dipartimento delle Dipendenze patologiche dell’Ast di Macerata”.

 

LE PRECISAZIONI DEL SINDACO PARCAROLI: "NO A FACILI MORALISMI" - Dopo le polemiche, arrivano le parole di chiarimento del sindaco Parcaroli, attraverso una nota che pubblichiamo integralmente.
"L’ordinanza a cui si fa riferimento non è ancora entrata in vigore e, insieme agli Uffici comunali competenti si sta effettuando un approfondimento ulteriore della stessa per definire gli orari e portare le ore di chiusura delle sale scommesse a sei.
L’unica cosa certa è che la decisione definitiva dovrà tenere conto della legge regionale applicando l’orario più restrittivo. Si fa presente che l’adozione di questa specifica ordinanza sindacale rappresenta un atto dovuto in quanto la legge regionale ha dimezzato le ore di chiusura giornaliere da 12 a 6. Il tema della ludopatia e della dipendenza patologica è complesso e se si dovesse usare il metro della demagogia si potrebbe rispondere a chi mi accusa di favorire il gioco d’azzardo - semplicemente per esserci adeguati agli orari previsti dalla legge regionale - che non è allungando o riducendo gli orari che si risolve la questione.
Se fosse così, e purtroppo non lo è, il problema a Macerata sarebbe stato risolto dall’ordinanza dell’allora sindaco Carancini; ordinanza che lui stesso firmò nel 2018 che non adottava tutte le 12 ore di chiusura previste dalla legge regionale. Il sindaco di allora, infatti, aveva deciso di disporre una chiusura limitata a 8 ore. La nuova ordinanza sindacale entrerà in vigore tra 30 giorni e ricordo che il Governo ha già attivato un tavolo di confronto affinché le limitazioni di orario siano le stesse su tutto il territorio nazionale dato che, attualmente, c’è una discrezionalità da parte dei sindaci e si incorre in situazioni in cui sia probabile che a pochi chilometri da Macerata, in altro Comune, l’orario non abbia alcuna limitazione e su questo ritengo sia necessario un coordinamento con gli altri Comuni.
A tutto ciò si aggiunga che la legge regionale, nell’adozione dell’ordinanza sindacale, prevede anche che 'si tenga conto dell’interesse delle imprese' con il coinvolgimento dei relativi rappresentanti con i quali in questi mesi, come richiesto dalla legge, ci siamo confrontati. Il problema della ludopatia si risolve con la prevenzione e la sensibilizzazione di quelle fasce che purtroppo sono coinvolte sui rischi di dipendenza che il gioco compulsivo e d’azzardo può produrre. A tal proposito, il Comune di Macerata, in qualità di capofila dell’Ambito territoriale sociale 15, partecipa all’Assemblea del dipartimento Dipendenze patologiche dell’Ast Macerata ed è parte attiva nella rilevazione della domanda e per eventuali interventi da realizzare sul territorio, partecipa alla mappatura delle attività e individua le priorità per il Piano pluriennale dipartimentale.
Il Comune, inoltre, sempre tramite l’Ats 15, gestisce il progetto 'Mr Sam' che vede coinvolti il dipartimento di Dipendenze patologiche dell’Ast Macerata e le scuole e ha la finalità di informare e sensibilizzare studenti e docenti circa il fenomeno della dipendenza da gioco d’azzardo e da dipendenze digitali. Giova, infine, sottolineare che il gioco d’azzardo produce i maggiori fatturati con le scommesse online e non nelle sale scommesse. È quindi giusto informare sui rischi e soppesare ogni singola decisione, ma senza facili moralismi."

 

Il testo integrale dell'ordinanza, che forse verrà ritoccata, è disponibile in allegato.

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