Piemonte, Negro (As.tro): 'Gioco a rischio, mentre lotta al Gap è ferma'
In vista della manifestazione di Torino del 18 marzo, Mario Negro (As.tro) invita la Regione ad eliminare l’efficacia retroattiva del distanziometro e ad attuare norme sul Gap.
"Il 18 marzo 2021 dalle 10 alle 12.30, i lavoratori del gioco legale manifesteranno in piazza Castello a Torino per sensibilizzare le Istituzioni piemontesi e l’opinione pubblica sul grave stato di difficoltà che sta attraversando il settore.
L’obiettivo principale della manifestazione sarà quello di rappresentare e denunciare gli effetti del game over causati dai limiti imposti all’offerta di gioco legale e chiedere una modifica urgente della legge regionale del Piemonte.
Per questo motivo faccio un appello a partecipare numerosi – e nel pieno rispetto delle precauzioni dettate dall’emergenza sanitaria- alla manifestazione: sarà l’occasione per mostrare alle istituzioni regionali che, quando si parla di gioco, si parla anche di una realtà fatta di migliaia di persone che, in Piemonte, sono costrette a lottare per difendere il proprio diritto al lavoro".
Gravi sono anche le conseguenze sulla salvaguardia della legalità.
Questo dato non tiene ancora conto delle perdite occupazionali che riguarderanno le sale da gioco e le sale scommesse, la cui chiusura coatta, iniziata nel maggio 2019, entrerà pienamente a regime quest’anno: per tale settore la Cgia di Mestre prevede che l’applicazione del “distanziometro” metterà seriamente a rischio ulteriori 1.738 posti di lavoro.
L’Eurispes ha addirittura stimato una perdita complessiva di 5200 addetti.
Ad ulteriore conferma che l’inibizione dell’offerta legale di gioco determina lo spostamento della domanda verso l’offerta illegale vi sono le dichiarazioni rilasciate alla commissione parlamentare Antimafia dal direttore della Agenzia delle dogane e dei monopoli, Marcello Minenna, il quale ha lanciato l’allarme che durante l’anno 2020 (nel corso del quale le attività di gioco mediante apparecchi e la raccolta delle scommesse sono rimaste chiuse, a livello nazionale, per circa nove mesi) "il volume di gioco illegale ha superato i 20 miliardi di euro. Una cifra colossale che di colpo fa indietreggiare l’Italia a 20 anni fa".
"Alla luce di queste evidenze chiediamo a gran voce che il consiglio regionale prenda atto del fallimento di una norma il cui unico effetto evidente è quello di creare disoccupazione mediante lo smantellamento di un intero comparto economico legale all’interno della regione.
Una classe politica che si rispetti non può perdere neanche un solo giorno per provvedere a eliminare l’efficacia retroattiva del distanziometro e a dare invece concreata attuazione a quella parte della legge 9/2016 dedicata agli interventi educativi e di prevenzione sociale, rimasti completamenti inattuati", conclude Negro.