Bando gioco online Italia, Mga: 'Chiarezza su obblighi per i fornitori'
Per la Malta gaming authority, la richiesta di requisiti tecnici aggiuntivi per gli operatori B2B è un ostacolo alle libertà di stabilimento e di prestazione di servizi.
“L'Mga desidera sottolineare che Malta si è spesso avvalsa del suo diritto di presentare pareri dettagliati e commenti sulla legislazione proposta dagli Stati membri tramite la procedura Tris.
Infatti, dal 2006, Malta ha presentato quasi 40 pareri dettagliati nel solo settore del gioco d'azzardo. In genere, un parere dettagliato verrebbe emesso da uno Stato membro quando si ritiene che il progetto di regolamento tecnico possa creare una barriera alle libertà del mercato interno.”
Così, secondo quanto apprende Gioconews.it, la Malta gaming authority prende posizione dopo l'invio alla Comissione europea del parere circostanziato sulle “Regole tecniche relative al rapporto di concessione per l’esercizio e la raccolta dei giochi di cui all’articolo 6, comma 3, del decreto legislativo 25 marzo 2024, n. 41”, che ha fatto slittare di un mese la fine dello stand still di tali regole, originariamente in scadenza il 18 ottobre e ora fissata al 18 novembre.
In linea con la sua politica pubblica sul settore del gioco d'azzardo online, Malta ha costantemente sostenuto che tali restrizioni ingiustificate (in particolare alla libertà di stabilimento e alla libertà di fornire servizi) "ostacolano il corretto funzionamento del mercato interno. Tali restrizioni sono contrarie ai trattati dell'Ue e alla giurisprudenza stabilita dalla Corte di giustizia dell'Unione europea”.
Per quanto riguarda la notifica Tris (2024/0405/IT) presentata dall'Italia, le autorità maltesi, come del resto da prassi, non sono in grado di fornire una copia del parere dettagliato. “Ciò è dovuto alla procedura di accesso ai documenti stabilita dalla direttiva Tris (Ue) 2015/1535, che disciplina la diffusione di tali documenti. Non sarebbe opportuno pubblicare il parere dettagliato senza attenersi a tale procedura”, rende noto l'Authority.
Tuttavia, l'Mga desidera occuparsi di alcune inesattezze apparse in merito ai contenuti del parere circostanziato da essa inviato a Bruxelles. “Le affermazioni secondo cui il parere dettagliato di Malta solleva preoccupazioni in merito a tre questioni specifiche, ovvero il ruolo delle aziende B2B che richiedono una licenza per servire il mercato, il divieto per gli operatori di gestire 'skin' per altri marchi e la necessità di ulteriori controlli di accesso online per individuare i consumatori minorenni, sono di fatto errate.
Quando commenta la legislazione proposta dagli Stati membri, Malta tende a chiedere chiarezza giuridica e trasparenza nell'introduzione di nuovi requisiti. Infatti, il considerando 7 della direttiva Tris sottolinea l'importanza della chiarezza in merito agli obblighi imposti ai fornitori di servizi. Ciò garantisce che qualsiasi Stato membro o fornitore di servizi pertinente soggetto a nuovi requisiti tecnici possa valutare e comprendere efficacemente le loro implicazioni”.
Inoltre, Malta contesta costantemente l'imposizione di requisiti duplicati da una prospettiva tecnica e di conformità, in particolare per quanto riguarda gli operatori B2B. “Gli Stati membri dovrebbero riconoscere che gli operatori B2B potrebbero già detenere licenze in altri Stati membri e potrebbero essere soggetti a una miriade di requisiti e controlli che potrebbero essere facilmente riconosciuti reciprocamente, se fosse istituito un quadro di cooperazione a tale scopo. Pertanto, l'introduzione di requisiti tecnici aggiuntivi per gli operatori B2B, senza una giustificazione sufficiente, è considerata un ostacolo sia alla libertà di stabilimento che alla libertà di prestazione di servizi nel mercato interno”.
IL PARERE DEL CDS - Mentre si allunga lo stand still a Bruxelles delle regole tecniche, in attesa delle risposte dell'Italia, gli operatori di gioco si interrogano anche sulla sorte del parere che il Consiglio di Stato è chiamato a esprimere sul bando sul gioco online, visto che i due atti (regole tecniche e bando) sono strettamente legati. Anche se il parere di Palazzo Spada pareva imminente, non è stato ancora diffuso e secondo alcuni addetti ai lavori è difficile che possa arrivare prima del termine del nuovo stand still delle regole tecniche a Bruxelles, a meno che non si tratti di un parere in qualche modo subordinato alla risoluzione dei rilievi mossi da Malta alle regole tecniche stesse. In ogni caso, pare probabile che il bando superi "indenne", o quasi, il vaglio del Consiglio di Stato, anche in considerazione della stretta aderenza ai dettami di legge e del rigore con il quale è stato redatto.
Altri articoli su
Registrati all’area riservata e segui i tuoi tag preferiti. Accederai all’elenco di tutti i nuovi articoli che usciranno legati a questi tag.