Ricorsi Albo Pvr: Tar Lazio rinvia ancora la trattazione al 4 dicembre
Il Tar Lazio respinge ancora le domande di sospensione dell'Albo dei Pvr e rinvia al 4 dicembre. Gli operatori chiedono proroga tecnica all'Agenzia dogane e monopoli.
"Tali circostanze risultano, altresì, essere alquanto generiche e poco significative rispetto ad eventi affatto allo stato insuperabili in sede di definizione collegiale della domanda cautelare connessa e ciò in particolare rispetto alla supposta scadenza del termine del 18 novembre 2024."
Così il Tar Lazio, con un nuovo decreto, come già fatto più volte negli ultimi giorni, torna a respingere la domanda di misura cautelare monocratica presentata da alcuni operatori di gioco per l'annullamento, previa sospensione dell'efficacia, della determinazione direttoriale dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli che ha istituito l’Albo dei punti vendita di ricarica dei conti di gioco collegati alle concessioni per la raccolta a distanza in applicazione di quanto previsto dal riordino del gioco online (articolo 13 del decreto legislativo n° 41/24 recante “Disposizioni in materia di riordino del settore dei giochi, a partire da quelli a distanza, ai sensi dell'articolo 15 della legge 9 agosto 2023, n. 111”).
I ricorrenti hanno chiesto l'annullamento anche di alcune Faq di Adm sull'Albo dei Pvr e la disapplicazione dell’articolo 13 del decreto legislativo n° 41 del 2024, nella parte in cui ha previsto che “ (...) la ricarica del conto di gioco on line presso il punto vendita ricariche avviene mediante gli strumenti di pagamento idonei a garantire la tracciabilità dei flussi finanziari, già in precedenza indicati dal titolare del conto di gioco al concessionario e da quest’ultimo già validati per l’effettuazione delle operazioni sul conto di gioco. Fermo quanto previsto al primo periodo, le operazioni di ricarica effettuate presso i punti vendita ricariche sono consentite, nel limite complessivo settimanale di 100 euro, anche in contanti e mediante strumenti di pagamento diversi da quelli indicati al secondo periodo”, per contrasto con l’articolo 3 della Costituzione e/o il rinvio alla Corte di giustizia Ue della questione pregiudiziale interpretativa per contrasto con gli articoli 56-62 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea, articolo 16 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, nonché con la Direttiva antiriciclaggio (Direttiva Ue 2015/849 e successive modifiche).
Per i giudici amministrativi capitolini "le parti istanti, in qualità di soggetto giuridico titolare della concessione per l’esercizio del gioco a distanza e di società che opera anche come punto vendita ricarica, prospettano allo stato aspetti concreti che non trovano una loro qualificazione come situazione di estrema gravità ed urgenza, espressamente richiesta dall’articolo 56, primo comma, del Cpa, stante la deduzione di un periculum in mora tale da non imporre una sospensione immediata degli effetti dell’atto impugnato, trattandosi di una determinazione direttoriale emessa dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli ai fini dell’istituzione dell’Albo dei punti vendita per la ricarica (Pvr) dei conti di gioco collegati alle concessioni per la raccolta del gioco a distanza con un’incidenza generalizzata in virtù dell’attuazione degli articoli 15 della legge n° 111 del 2023 e 13 del Dlgs. n° 41 del 2024".
Tali valutazioni, conclude il Tar Lazio, "in fatto inducono a denegare la predetta misura cautelare prima della data della camera di consiglio utile del 4 dicembre 2024, nel cui contesto potranno essere assunte le eventuali determinazioni idonee alla definizione del giudizio nello stato in cui versa".
Nel frattempo, si moltiplicano anche le richieste inviate dagli operatori direttamente all'Agenzia delle dogane e dei monopoli, per ottenere una proroga tecnica dei termini per l’iscrizione all’Albo dei Pvr ed una semplificazione per l’iscrizione con il solo pagamento dell’F24 e marca da bollo nei tempi brevi e poi avere il tempo per il completamento della documentazione richiesta.
Si attende quindi una risposta da parte di Adm, senza dimenticare che i termini per l'iscrizione all'Albo scadono il 18 novembre.
Viste le difficoltà operative, i continui rallentamenti del sito di Adm e i bug ancora non corretti per il comparto una proroga sarebbe più che necessaria. I più dubitano che ci sarà uno slittamento ma credono in una pubblicazione del bando con alcuni giorni di ritardo, o che il giudice amministrativo, all'udienza del 4 dicembre, stabilisca di allungare il tempo previsto perché troppo ridotto.