Riguardano anche gioco e ippica, e in primis il riordino dell'online e il riparto delle risorse a sostegno degli ippodromi, alcuni dei provvedimenti attuativi previsti da leggi ed atti aventi forza di legge che risultano ancora da adottare alla data del 1° maggio 2024, oggetto di un dossier specifico a cura del Servizio per il controllo parlamentare della Camera dei deputati.
Il grosso dei provvedimenti “in sospeso” concerne il Dlgs. 41/2024, cioè il decreto Legislativo 25 marzo 2024, n. 41, recante “Disposizioni in materia di riordino del settore dei giochi, a partire da quelli a distanza, ai sensi dell'articolo 15 della legge 9 agosto 2023, n. 111”.
Spetterà ad esempio al direttore dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli varare i provvedimenti per l'indicazione dei requisiti per l’apertura di un conto di gioco esclusivamente con l’utilizzo di un valido documento di identità o di altro strumento di identificazione digitale anche con sicurezza di secondo livello, riconosciuto in Italia, al fine della certezza della identificazione del giocatore e quello per la definizione delle caratteristiche e dimensioni dell’insegna o targa da affiggere all’esterno dell’esercizio di vendita delle ricariche di gioco.
Con decreto del ministero dell'Economia delle finanze – e parere del Consiglio di Stato – invece devono essere ancora varati quelli inerenti le “Disposizioni per il procedimento di accertamento, contestazione e irrogazione delle penali convenzionali da attribuire al concessionario di gioco per inadempienza” e la “Definizione delle modalità di revoca della concessione di gioco e condizioni e limiti per il pagamento di un indennizzo al concessionario proporzionato all’effettivo residuo onere di investimento fino alla data della revoca”, di concerto con il ministero dell'Interno.
Sempre al ministero dell'Economia delle finanze - di concerto con il ministero dello Sport e dei giovani e parere del Consiglio di Stato – spetta il provvedimento per organizzazione, funzionamento e nomina dei componenti della Consulta permanente dei giochi pubblici ammessi in Italia con lo scopo di monitorare l’andamento delle attività di gioco.
Con decreto del ministero dell'Economia delle finanze, parere del Consiglio di Stato e delle commissioni parlamentari competenti si concretizzerà la “definizione delle variazioni della restituzione in vincita e della posta di gioco, nonché delle misure del prelievo direttamente proporzionali alla diminuzione della raccolta del gettito erariale”.
In capo al Mef saranno anche i provvedimenti su “Modalità per la esclusione dell’offerta di gioco effettuata da soggetti sprovvisti di concessione e modalità per impedire ai prestatori di servizi di pagamento la gestione di operazioni di raccolta e di versamento di somme, relative a operazioni di gioco, a favore o per conto di soggetti privi della predetta concessione anche con il supporto dell’intelligenza artificiale” (di concerto con la Banca d'Italia e con il parere del Consiglio di Stato), “Definizione dei compensi per i componenti della commissione, diversi dai dirigenti dell’Agenzia, incaricata di seguire le procedure della gara di assegnazione delle concessioni di gioco”.
Riguardo alla legge delega al Governo per la riforma fiscale (legge del 09/08/2023 n. 111), arriverà con un decreto del ministero dell'Economia delle finanze la prevista “Definizione di piani annuali di controlli volti al contrasto della pratica del gioco svolto con modalità non conformi all’assetto regolatorio statale per la pratica del gioco lecito”.
Per quanto concerne l'ippica, invece, nel dossier della Camera viene menzionata la legge di Bilancio per il 2023 (legge 197/2022, art. 1, comma 442) e in particolare i “termini e modalità di riparto delle risorse destinate a garantire la funzionalità degli impianti ippici attivi, nonché per consentire al Ministero dell’agricoltura l’utilizzo delle relative strutture, per le proprie finalità istituzionali”, la cui attuazione è affidata a un decreto ministeriale del ministero dell'Agricoltura.
Oltre ai predetti provvedimenti attuativi derivanti da atti di iniziativa legislativa del Governo Meloni, il dossier segnala che ne restano da adottare ulteriori 209, di cui 167 riferibili ai tre Governi che si sono succeduti nella XVIII Legislatura e 42 derivanti da leggi di iniziativa parlamentare, per un totale complessivo di 544 atti di natura secondaria, al netto dei 38 provvedimenti attuativi non adottati riferibili ai Governi della XVII Legislatura.
Due di questi provvedimenti riguardano il gioco e risalgono al Governo Conte II: per la legge 160/2019, art. 1, comma 728 la “Disciplina dei criteri e delle garanzie necessarie per tutti i soggetti coinvolti nella gestione della rete telematica e nei sistemi dei dati raccolti, registrati e trasmessi dagli apparecchi del gioco d’azzardo”, e per la legge 157/2019 (conv. D.L. 124/2019), art. 28, comma 1 le “Modalità attuative del blocco dei pagamenti a favore di soggetti che offrono attraverso reti telematiche o di telecomunicazione, giochi, scommesse o concorsi pronostici con vincite in denaro, privi di concessione o altro titolo autorizzatorio”, entrambi con provvedimento del direttore dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli.