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Camera, Pdl del M5S introduce corsi sui rischi da abuso di videogame mobile

05 agosto 2024 - 17:59

La proposta di legge, presentata a inizio agosto, propone campagne periodiche di informazione e sensibilizzazione sociale, anche nelle scuole, e punta a vietare l'uso di dispositivi elettronici ai bambini al di sotto dei 3 anni.

Scritto da Dd
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Introdurre "corsi di formazione relativi ai possibili danni alla salute psicofisica del bambino derivanti dall’utilizzo smodato o distorto dei videogiochi, dei telefoni mobili e di altri dispositivi di comunicazione elettronica funzionanti tramite onde a radiofrequenza" e "campagne periodiche di informazione e sensibilizzazione sociale, anche nelle scuole, sui danni alla salute psicofisica del bambino che possono derivare dall’uso smodato o distorto dei dispositivi."

A proporlo è una proposta di legge di tre deputati del Movimento 5 Stelle, Filippo Scerra, Daniela Morfino, Andrea Quartini, proposto qualche giorno fa alla Camera e intitolato "Disciplina dell’impiego di dispositivi digitali funzionanti tramite onde a radiofrequenza e di videogiochi da parte dei minori di dodici anni nonché disposizioni in materia di informazione sui rischi per la salute derivanti dall’utilizzo di tali dispositivi e di percorsi terapeutici per i minori affetti da patologie e disturbi connessi al loro uso improprio."

L'idea di fondo dei deputati, come si legge nella premessa, parte dal fatto che "l’uso smodato e precoce di queste apparecchiature – secondo quanto dimostrato ormai dalla comunità scientifica – può portare a disturbi dell’apprendimento e incide negativamente sulla salute, oltre a costituire un potenziale veicolo di immagini e contenuti non adatti a un pubblico di minori."

Per questo la proposta di legge, che si compone in tutto di otto articoli, propone di vietare l'utilizzo "di questi apparecchi da parte dei minori di 3 anni" (art. 3, Ndr) e "ammette l’uso da parte dei minori di età compresa fra 3 e 12 anni, esclusivamente sotto il controllo dei genitori o di chi esercita la responsabilità genitoriale, secondo le modalità determinate da un decreto del Ministro della salute" (Art. 4).

Gli articoli 5 e 6 dispongono l'istituzione di corsi di formazione e campagne di sensibilizzazione rivolte a bambini e adulti, mentre l'articolo seguente, il 7, "dispone l’avviamento di un percorso terapeutico per i minori a carico dei quali siano stati accertati patologie e disturbi collegati all’uso improprio dei dispositivi digitali e per i loro genitori. La pertinente disciplina sarà definita con decreto del Ministro della salute."

Per queste iniziative i firmatari prevedono una spesa di 600mila euro annui a decorrere dall’anno 2024 da ricavare dal Fondo nazionale per l’infanzia e l’adolescenza (art. 8).

La Pdl al momento è stata solo depositata alla Camera (la stampa è del 2 agosto scorso). Resta da capire nelle prossime settimane se, e nel caso a partire da qualche commissione, inizierà l'iter per la sua eventuale trasformazione in legge.

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