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De Bertoldi (Fdl): ‘Riordino gioco fisico, una soluzione è che il Preu coinvolga gli enti locali’

15 maggio 2024 - 12:00

Alla presentazione del libro di Geronimo Cardia su riordino e questione territoriale, Andrea De Bertoldi (FdI), componente della commissione Finanze della Camera, suggerisce che il Preu coinvolga almeno parzialmente gli enti locali.

Scritto da Cc
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Roma -  “Il libro di Geronimo Cardia rappresenta una radiografia del panorama del gioco in Italia, di quello che è il rapporto tra politica e gioco. Senza posizionamenti di parte e facendo un’analisi fredda devo dire che in tanti e troppi siamo dalla parte sbagliata. Il gioco è una delle principali entrate dello Stato e allora dico sempre agli interlocutori della politica: o si ha il coraggio di rinunciare agli introiti del gioco legale e siamo pronti a rinunciare ai miliardi che il gioco legale porta nelle casse dello Stato. Altrimenti si fa populismo e non si arriva da nessuna parte perché da un lato si vuole introitare quello che porta il gioco e dall’altra parte si fa una battaglia contro di esso.” A sottolinearlo è Andrea De Bertoldi (FdI), componente della commissione Finanze della Camera nel corso della conferenza stampa di presentazione del libro dell'avvocato Geronimo Cardia, "Il gioco pubblico in Italia: riordino questione territoriale e cortocircuiti istituzionali", tenutasi oggi, 15 maggio, a Roma, nella sala Caduti di Nassirya del Senato della Repubblica.

“Qual è il risultato di coloro che si scagliano conto il sistema del gioco e da tutti quelli che hanno portato problemi come il distanziometro evidenziati nel libro? Il risultato di tutto questo è che l’illegalità ne ha giovato. La storia insegna che quando la legalità ha dei limiti brinda l’illegalità, la gente non gioca più nelle sale legali controllate ma va nelle bische oppure sull’online che viaggia verso paradisi fiscali esteri. Il risultato è che le ludopatie crescono, e dall’altro che lo Stato perde soldi perché nel gioco illegale non ci sta nessun riversamento allo Stato. Questo dobbiamo dircelo se dobbiamo studiare il tema.”

“Nell’ambito della riforma - prosegue De Bertoldi - si sono raggiunti dei risultati sul tema dell’online e mi auguro che tutto possa andare nella direzione auspicata. Io dal mio canto avrei voluto bandi di gara di importi più contenuti per permettere alle nostre Pmi e alle aggregazioni delle nostre Pmi di avere un ruolo diverso ma questo è stato fatto. Adesso ci si trova di fronte al riordino del gioco terrestre e auspichiamo che questo possa avvenire creando uniformità del territorio. È impensabile che da una regione all’altra ci siano sistemi differenti. Nella conferenza Stato-regione bisognerà trovare un punto d’incontro. Mi permetto di fare un suggerimento: facciamo in modo che almeno parzialmente il Preu coinvolga gli enti locali perché quei sindaci che fanno delle guerre a priori nel momento in cui  sono coinvolti negli introiti erariali possono avere un atteggiamento diverso. Questo sarebbe un passo in avanti per trovare un’uniformità sul territorio nazionale.”

“Altra tematica che riguarda il gioco è quella legata alla demagogia e populismo. Qualcuno dice che andiamo verso l’isolamento, portiamo al di fuori delle chiese o cimiteri o asili. Succede però che andiamo a isolare il gioco in qualche montagna o periferia degradata dove si trova bene il ludopatico che più lontano sta da occhi indiscreti più è contento. Ora concentriamo le macchine e le vlt dove si può guadagnare di più e dove chi è affetto da malattie incorre in maggiori problemi e questa è una strada oppure preferiamo un gioco più diffuso e controllato. Perché giocare un euro nella macchinetta è difficile che si perda una fortuna. Questo è un altro bivio in cui ci troviamo.”

Io sono dell’idea che il gioco vada visto oggettivamente come un piacere della vita e un bellissimo sondaggio sui giocatori che ho letto ha evidenziato come la maggior parte non cerca arricchimento ma divertimento per cui se si spende in base alle sue disponibilità è come andare allo stadio, al teatro e paga al biglietto in base al proprio potenziale. Non ho mai sentito nessuno dire che si rovina per la passione sulla musica lirica per cui dobbiamo guardare il gioco con questa ottica e se lo si fa con le proprie risorse è un piacere. Non va criminalizzato ma bisogna sconfiggere l’illegalità e ludopatia. Questo è il mio pensiero e auspicio che il libro di Geronimo Cardia possa far caprie che la soluzione al problema della ludopatia non si trova nella demagogia e nel populismo ma nell’affrontare in modo onesto quello che è un piacere.”

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