I nodi da sciogliere, i dossier da chiudere, compreso quello relativo alla riforma del gioco fisico, sono ancora troppi. Per questo motivo, il Governo e il Parlamento stanno pensando di allungare di quattro mesi, da fine agosto a fine 2025, i tempi per la completa attuazione della legge Delega fiscale, approvata nell'estate di due anni fa.
Questo a quanto riporta il Sole24Ore, che anticipa l'intenzione del Governo di spostare la scadenza per la completa attuazione della delega fiscale prevista dalla legge 9 agosto 2023, n. 111 dal 29 agosto a fine dicembre, il che evidentemente renderebbe necessario un coordinamento anche con la legge di Bilancio per il 2026, tenendo presente che tutte le concessioni sul gioco fisico sono state prororogate a fine 2025, proprio con la Manovra per l'anno in corso.
L'idea è quella di concedere più tempo al ministero dell’Economia per completare l’iter della delega, dato che "il freno a mano delle risorse disponibili finora ha frenato riforme molto sentite dalle imprese", come si apprende dall'articolo pubblicato oggi, 13 febbraio, a firma di di Marco Mobili e Giovanni Parente. E tra queste riforme vi è, appunto, quella del gioco pubblico, con i mesi in più che consentirebbero al governo di chiudere la lunga trattativa intavolata con gli enti locali proprio in tema di gioco, e della sua distribuzione sul territorio.
L’idea iniziale, spiegano ancora sulle pagine del quotidiano economco, era quella di includere il rinvio nel disegno di legge nel Testo unico della finanza (Tuf), che in questo periodo è in esame al Senato. Inserimento che tuttavia non risulta possibile, costringendo il Governo a cercare "un nuovo treno normativo" per ufficializzare lo slittamento, in quanto evidentemente una disposizione di legge può essere superata solo con un'altra disposizione, sempre di legge.
Gli addetti ai lavori si chiedono a questo punto se questa intenzione del Governo (che fa riferimento anche ad altri dossier ancora da chiudere e sempre relativi alla Delega fiscale) di prorogare in toto i tempi della Delega avrà una ricaduta diretta anche sul riordino del gioco e, in particolare, sulla presentazione dello schema di decreto legislativo in Consiglio dei ministri, che dopo una lunga e difficile trattativa era atteso "già" entro febbraio.
Secondo i primi orientamenti, lo schema di Dlgs, in fase di predisposizione, potrebbe rispettare la tempistica prevista per l'approdo a Palazzo Chigi. Certo, poi ci sarà più tempo per i passaggi successivi, che saranno identici a quelli previsti per il riordino del gioco online, ormai giunto in fase avanzatissima, con il Dlgs attuativo in Gazzetta da mesi e il bando di gara per il rinnovo delle concessioni già avviato.