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Delega fiscale: favorevole anche la commissione Affari costituzionali

06 luglio 2023 - 10:24

Il comitato della commissione Affari costituzionali della Camera sottolinea il richiamo del testo del Ddl per la delega fiscale al rispetto dell’articolo 23 della Costituzione riguardo alla imposizione tributaria sui giochi.

Scritto da Daniele Duso

Foto tratta dal profilo Instagram della Camera dei Deputati

Relativamente al rispetto dei princìpi costituzionali la Delega fiscale "con riguardo alla imposizione tributaria sui giochi, si fa specifico richiamo al rispetto dell’articolo 23 della Costituzione, in base al quale nessuna prestazione personale o patrimoniale può essere imposta se non in base alla legge". 

È una delle sottolineature del comitato per i pareri della commissione Affari costituzionali, Presidenza del Consiglio e Interni della Camera, in merito alla discussione sulla Delega fiscale, conclusasi ieri, 5 luglio, con parere favorevole da parte del comitato.

Nella stessa giornata si è concluso l'esame anche in seno ad altre commissioni (Giustizia, Lavoro pubblico e privato, Affari sociali e Politiche dell'unione europea), interpellate dalla commissione Finanze, alla quale il testo è stato assegnato in sede referente. Il provvedimento figura nel calendario dei lavori dell’Assemblea della Camera a partire dal 10 luglio.

L'analisi più densa di contenuto è quella della già citata commissione Affari costituzionali, che relativamente alla riforma del gioco evidenza che "la disposizione conferma innanzitutto il modello organizzativo del sistema dei giochi basato sul regime concessorio e autorizzatorio; reca inoltre i princìpi e criteri direttivi per il riordino delle disposizioni vigenti in materia di giochi pubblici, con specifico riguardo, tra l’altro, alla tutela dei soggetti maggiormente vulnerabili e alla prevenzione dei fenomeni di disturbi da gioco d’azzardo, alla dislocazione territoriale degli esercizi, ai requisiti soggettivi e di onorabilità dei soggetti concessionari, alla crisi del rapporto concessorio, alla riserva statale nella organizzazione ed esercizio dei giochi, al prelievo erariale, alla partecipazione degli enti locali al procedimento di autorizzazione e di pianificazione, alle regole di rilascio delle licenze, alla disciplina dei controlli e dell’accertamento dei tributi, alla qualificazione e alla responsabilità degli organismi di certificazione degli apparecchi da intrattenimento".

Rammenta quindi che "nel corso dell’esame in sede referente sono stati introdotti due princìpi di delega: il primo volto a prevedere l’impiego di forme di comunicazione del gioco legale coerenti con l’esigenza di tutela dei soggetti più vulnerabili; il secondo contenente la previsione dell’accesso, da parte dei soggetti pubblici e privati che svolgono attività di prevenzione e cura della patologia da gioco d’azzardo, ai dati concernenti la diffusione territoriale, la raccolta, la spesa e la tassazione dei giochi autorizzati di qualsiasi tipologia e classificazione".

Quanto poi al rispetto degli altri princìpi costituzionali, il comitato "evidenzia che all’articolo 13, comma 2, lettera g), del disegno di legge, con riguardo alla imposizione tributaria sui giochi, si fa specifico richiamo al rispetto dell’articolo 23 della Costituzione, in base al quale nessuna prestazione per- sonale o patrimoniale può essere imposta se non in base alla legge".

I pareri delle varie commissioni sono raccolti dalla commissione Finanze, dalla quale il testo verrà poi trasmesso all'Assemblea che, come accennato, avvierà la discussione all'inizio della prossima settimana.

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