Elezioni Umbria, Tesei (Lega): 'Gioco, investire sull'informazione'
Secondo Donatella Tesei, candidata alla guida della Regione Umbria, per contrastare il gioco patologico servono 'azioni trasversali, proattive e multisettoriali'.
La lunga serie delle elezioni regionali del 2024 – cominciata a febbraio con la Sardegna, e proseguita nei mesi successivi fra Abruzzo, Basilicata, Piemonte e Liguria – si chiude il 17 e il 18 novembre con gli appuntamenti alle urne per i cittadini di Emilia-Romagna e Umbria.
In vista del voto, Gioco News dedica una serie di articoli ai candidati alla carica di governatore in Umbria, già protagonisti di uno speciale pubblicato sul numero di novembre della rivista (consultabile integralmente a questo link).
Sono nove: oltre alla governatrice uscente, Donatella Tesei, esponente del centrodestra, in lizza ci sono Stefania Proietti per il centrosinistra, e fuori dalle grandi coalizioni, in rigoroso ordine alfabetico, Elia Fiorini (Alternativa per l’Umbria), Martina Leonardi (Pci e Potere al popolo), Giuseppe Paolone (Forza del popolo), Moreno Pasquinelli (Fronte del dissenso) e Fabrizio Pignalberi (Più Italia sovrana e Quinto polo per l’Italia), Marco Rizzo (Democrazia sovrana e popolare), Giuseppe Tritto (Umani-Insieme liberi).
Cominciamo da Donatella Tesei, che dice la sua anche in materia di contrasto al gioco patologico e di riordino nazionale del settore.
Che bilancio traccia del suo mandato come governatrice della Regione Umbria? Quali sono le iniziative delle quali va più fiera?
“A chiusura di questo mandato posso dire che abbiamo raggiunto risultati importanti, ma che c’è ancora da lavorare sia per consolidare quanto fatto finora, sia per implementarlo. Non abbiamo avuto a disposizione tutti e cinque gli anni del mandato per realizzare quello che avremmo voluto, perchè abbiamo dovuto affrontare e risolvere la crisi pandemica e tutto ciò che essa ha comportato. Nonostante questo, siamo riusciti -solo per fare degli esempi - a rendere la nostra Umbria riconoscibile dal punto di vista turistico con il brand 'Umbria - Cuore verde d’Italia', incrementando notevolmente il numero di turisti che hanno voluto conoscere da vicino la nostra bellissima regione. L’aeroporto è, forse, uno dei testimoni più eloquenti di questo cambio di passo, con i suoi oltre 537mila passeggeri nel 2023, secondo aeroporto in Europa per crescita. L’obiettivo del prossimo mandato è quello di adeguare l’aeroporto in modo da arrivare a raddoppiare il numero di passeggeri. Abbiamo lavorato e stiamo lavorando per superare l’atavico isolamento del nostro territorio anche incrementando e migliorando anche le altre infrastrutture più importanti e i collegamenti, che significa più sviluppo per le nostre imprese, maggiore accessibilità del territorio. Abbiamo posto particolare attenzione alle politiche per la famiglia e i giovani, con una serie di agevolazioni e misure specifiche.
Tra le azioni di cui vado più fiera la capacità che abbiamo avuto di intercettare una quantità di risorse, comunitarie e nazionali, che la nostra regione non ha mai avuto a disposizione, e di averle sapute impegnare concretamente e in maniera fattiva per lo sviluppo del territorio e delle comunità. Abbiamo a disposizione ancora oltre 6 miliardi tra Pnrr e nuova programmazione da poter impiegare in progetti in parte già pronti, da realizzare, che possono cambiare il volto dell'Umbria.”
Quali sono le linee guida del suo nuovo programma elettorale?
“I prossimi cinque anni saranno fondamentali per proseguire il lavoro avviato e consolidare i risultati raggiunti. Dopo anni abbiamo ridato prospettive e opportunità di crescita alla regione, ma proprio per questo non possiamo fermarci. Su tutti gli asset principali su cui siamo intervenuti nel mandato 2019-2024 - ovvero economia, incentivi alle imprese, lavoro, sanità, sostegno alle famiglie, turismo, mobilità, fiscalità - dobbiamo proseguire. Grazie a una squadra di governo coesa e fondata su valori realmente condivisi siamo riusciti a lavorare bene e a realizzare quello che avevamo promesso. La strada è quella giusta, ma è necessario continuare ancora a lavorare perché i nostri obiettivi sono più alti, adesso che abbiamo la certezza di poterli raggiungere.”
E veniamo al gioco. Quali sono iniziative messe in campo dalla Regione nel contrasto al gioco patologico in questi anni e con quali risultati?
“Nel novembre dello scorso anno è stato approvato dalla giunta regionale il 'Piano per la prevenzione, cura e riabilitazione del disturbo da gioco d’azzardo – Programmazione delle attività per l’anno 2024' , con il quale prosegue l’azione di consolidamento del sistema integrato di intervento rivolto al disturbo da gioco d’azzardo e la messa a regime di modelli di intervento innovativi, in continuità con quanto avviato con le precedenti programmazioni. Nell’attuazione del piano, naturalmente, sono coinvolti anche altri enti, associazioni e altre istituzioni che a vario titolo debbano intervenire, con l’obiettivo di passare da una risposta di primo fronte a un sistema di servizi e interventi che sia strutturale. Tutto ciò con il coordinamento di una cabina di regia regionale, che ha anche il compito di effettuare il monitoraggio delle attività, e che è stata confermata nel suo ruolo e nella sua costituzione anche per il 2024.
È ancora necessario proseguire nella sensibilizzazione della cittadinanza rispetto alle ludopatie, portando ancora più a conoscenza del pubblico la campagna No Slot, proseguire nella formazione obbligatoria degli operatori dell’industria del gioco così come di quelli sanitari, ma anche attuare contesti di ascolto e partecipazione per i giovani e per gli over 65. Per questo, la programmazione prevede azioni trasversali, proattive e multisettoriali finalizzate, da un lato, a prevenire la diffusione del disturbo del gioco d’azzardo, regolamentandone e contenendone l’offerta, contrastando l’illegalità, e promuovendo una cultura alternativa all’azzardo stesso; dall’altro, è necessario intercettare i giocatori d’azzardo problematici e favorirne l’accesso ai servizi sanitari, attraverso il numero verde regionale (800.410.902) gratuito da rete fissa e mobile, ma anche sviluppando la rete di primo contatto con i medici, i servizi sanitari territoriali, i comuni o le associazioni che si occupano della prevenzione di ludopatie e consolidando il sistema di accoglienza dei servizi sanitari. A questo si devono aggiungere una serie di azioni più generali per ridurre progressivamente il fenomeno.”
In queste settimane i rappresentanti delle Regioni e il ministero dell'Economia e delle finanze si stanno confrontando a proposito del riordino nazionale del gioco fisico, per arrivare a regole comuni che valgano per tutte le regioni. Lei è favorevole a una legge nazionale per regolare l'offerta di gioco?
“Le norme che regolano il gioco d’azzardo su tutto il territorio nazionale sono fondamentali. La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha già dato il via libera all'intesa per il riordino sul settore dei giochi a distanza, mentre per quanto riguarda i giochi terrestri è stato istituito un tavolo di lavoro per condividere lo schema di decreto legislativo relativo ai giochi pubblici ammessi attraverso la rete fisica, che si ritiene strategico per le dimensioni di assoluta rilevanza che il fenomeno del gioco d’azzardo assume in Italia.”
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