Sarà mercoledì 17 maggio il giorno da tenere d'occhio questa settimana per le sorti future del gioco pubblico.
Sia a livello nazionale, nell'ambito dell'iter del disegno di legge delega in materia di riforma fiscale, all'articolo 13, che a livello locale, con le proposte relative alla modifica della legge regionale n° 3/2017 delle Marche e al Piano regionale integrato per il contrasto, la prevenzione e la riduzione del rischio da gioco patologico.
Per quel giorno infatti, è in calendario la convocazione della commissione Finanze della Camera dei deputati, che ospita, dopo quella delle rappresentanze del gioco pubblico tenutasi il 9 maggio, quella in videoconferenza del direttore dell'Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini.
Al consiglio regionale delle Marche la sede del confronto è la commissione Sanità, che la scorsa settimana alla fine aveva optato per il rinvio della discussione.
All'ordine del giorno è prevista la nomina dei relatori della proposta di legge n° 186/2023, presentata dalla Giunta, tesa ad eliminare la retroattività della legge sul gioco varata nel 2017 - che in mancanza di ritocchi entrerebbe in vigore alla fine di luglio, con la perdita di migliaia di posti di lavoro nel comparto -, a disciplinare i cambi di gestione e a ridurre distanziometro e limiti orari, fra l'altro.
Nella stessa seduta figura anche l'esame della proposta di atto amministrativo n° 45/2023 “L.R. 3/2017, art. 9, c. 1. e s.m.i. - Piano Regionale integrato per il contrasto, la prevenzione e la riduzione del rischio da Gioco d'azzardo patologico (Gap) e da nuove tecnologie e social network (dipendenze digitali)'. Annualità 2023-2025”, di cui sono relatori i consiglieri regionali Pierpaolo Borroni, di Fratelli d'Italia, per la maggioranza, e Simona Lupini per la minoranza (Gruppo misto).
Nessuna novità, invece, in Piemonte per la calendarizzazione dell'esame della proposta di iniziativa popolare presentata il 16 settembre scorso, forte del supporto di 12mila firme e delle deliberazioni di 21 Comuni, che chiede il superamento della legge regionale 19 del 15 luglio 2021, che a sua volta ha sostituito la legge 9 del 2 maggio 2016 varata dalla Giunta Chiamparino. La scorsa settimana, dopo le proteste dei proponenti, con conferenza stampa allestita di fronte alla sede del consiglio regionale a Torino, il presidente Stefano Allasia aveva assunto l’impegno a parlarne nella riunione dei capigruppo per valutare la programmazione dei lavori affinché la proposta di legge sia esaminata nelle commissioni competenti, ma in agenda ancora non figura.