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Legge gioco Marche, sindaco Macerata: 'Sale chiuse per 6 ore al giorno'

20 marzo 2025 - 10:35

Nuova ordinanza del sindaco di Macerata, sancito lo stop al gioco per 6 ore al giorno invece delle 4 stabilite qualche giorno fa con un analogo e contestato provvedimento.

Scritto da Cc
© Ocean Ng / Unsplash

© Ocean Ng / Unsplash

Dietrofront parziale del Comune di Macerata sulla regolamentazione delle attività di gioco pubblico della città.

Dopo l'annuncio - ma senza la pubblicazione sull'albo pretorio - dell'ordinanza di adeguamento ai dettami della legge regionale in materia varata nel 2023, ecco arrivare un nuovo provvedimento firmato dal sindaco Sandro Parcaroli (Lega), che accoglie le richieste degli operatori del settore ma cede in parte anche alle rimostranze politiche di alcuni membri del consiglio comunale.

Così, la chiusura delle sale gioco cittadine ora è fissata dalle ore 7 alle ore 10 e dalle ore 12 alle ore 15, invece che dalle 7 alle 9 e dalle 12 alle 14 come annunciato in un primo momento.

Nel testo pubblicato si legge che viene rettificata l’ordinanza sindacale 117 del 20/03/2018 recante “Misure di contrasto alla ludopatia limitazioni temporali all’esercizio del gioco tramite gli apparecchi previsti dalla normativa statale”, ricordando che la legge regionale Marche del 27 luglio 2023 ha apportato delle modifiche alla legge del febbraio 2017 e dato la possibilità agli enti locali “di disporre limitazioni temporali all’esercizio del gioco tramite gli apparecchi previsti dalla normativa statale, prevedendo al riguardo fasce orarie giornaliere fino ad un massimo di sei ore complessive di interruzione quotidiana di gioco a tutela della salute e della quiete pubblica in applicazione dei principi di ragionevolezza e proporzionalità che impongono di contemperare da un lato gli interessi economici degli imprenditori del settore e dall’altro l’interesse pubblico a prevenire fenomeni di patologia sociale connessi al gioco compulsivo;

Quindi, in sostanza, l’amministrazione ha dunque accolto parzialmente le richieste avanzate dall'associazione Sapar, che aveva suggerito "una interruzione del funzionamento degli apparecchi dalle 5 alle 11 antimeridiane (o in alternativa dalle 6 alle 10) onde garantire la continuità dell’apertura delle sale e del funzionamento degli apparecchi al fine di prevenire il rischio di migrazione dell’utenza verso altre forme di gioco anche illegali”.

Nelle osservazioni di Sapar veniva anche specificato che tale fascia oraria avrebbe garantito “la continuità del servizio e la possibilità di gestire gli organici anche in relazione agli orari di lavoro del personale previsti dalla contrattazione collettiva in quanto non sarebbe prevista l’interruzione dalle 12 alle 15".  L'associazione aveva inoltre chiesto di "specificare espressamente che l’ordinanza si applica anche alle sale giochi di cui all’art. 86 del Tulps al fine di evitare incertezze applicative della medesima" e  la fissazione di un incontro a riguardo per tutelare gli occupati del comparto.

Nell’ordinanza sindacale fresca di firma inoltre si legge che “gli apparecchi di intrattenimento e svago di nelle ore di non funzionamento, devono essere spenti tramite apposito interruttore elettrico; la violazione alle disposizioni previste dalla presente ordinanza, comporta la sanzione amministrativa pecuniaria da un minimo di 2 mila a un massimo di 12mila”.

Inoltre “è fatto obbligo di esposizione su apposite targhe, da posizionare all’interno del locale in luogo ben visibile al pubblico, di formule di avvertimento sul rischio di dipendenza dalla pratica di giochi con vincita in denaro ed è fatto obbligo di esposizione con visibilità all’esterno del locale degli orari di apertura delle sale scommesse e delle sale Vlt o di funzionamento dei giochi”.

 

Il testo integrale dell'ordinanza del sindaco di Macerata è disponibile in allegato.

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