Legge ligure sul gioco, Pd-Articolo Uno: 'Pronti a portare in Consiglio la nostra proposta'

"Per quale motivo non esiste ancora il disegno di legge di Giunta annunciato quattro anni fa in materia di gioco d’azzardo patologico?".
È la domanda attorno alla quale ruota l'interpellanza presentata al consiglio regionale della Liguria di oggi, 18 ottobre, da Sergio Rossetti (Pd-Articolo Uno) che insieme con i i colleghi del suo gruppo ha chiesto lumi alla Giunta sulla normativa in materia.

Rossetti ha rilevato che nel 2018 il presidente Giovanni Toti aveva preannunciato il provvedimento e che ci sono due proposte di legge, già depositate dalla minoranza, che non sono mai state trattate in commissione.
L’assessore alla Sanità Angelo Gratarola, dopo avere illustrato la gravità della ludopatia nella società moderna e le contromisure da assumere, si è impegnato a farsi parte diligente con la giunta per incominciare questo percorso legislativo.

A margine del Consiglio Rossetti e il collega Enrico Ioculano, intervenuto anche lui in materia pochi giorni fa, puntualizzano: “L’azzardo non è un gioco e va contrastato a livello culturale e informativo. Per cui accogliamo positivamente l’apertura da parte del nuovo assessore alla Sanità Gratarola, nel voler intraprendere un cammino per sbloccare l’iter di applicazione della legge e riconoscendo che l’azzardo è un problema. Ma se vedremo che tutto rimarrà fermo, nei prossimi consigli porteremo in aula la nostra proposta di legge, affinché sia discussa e votata. La dipendenza dal gioco d’azzardo è una piaga sociale che va contrastata con convinzione e in modo puntuale, perché lucra sulla povertà e colpisce le persone più fragili”.