Parlamento Ue, interrogazione Ppe: 'Per il gioco serve coerenza normativa'
Un'interrogazione di Peter Agius (Ppe) sottolinea come l'attuale 'giungla legale' avvantaggi esclusivamente gli operatori illegali.
Scritto da Dd
Foto tratta dal sito Peteragius.eu
"Questa giungla legale avvantaggia esclusivamente gli operatori illegali, che ora godono della maggiore quota di mercato nel gioco d'azzardo online."
A dirlo è l'europarlamentare Peter Agius (Ppe), all'interno di un’interrogazione con richiesta di risposta scritta relativa al settore del gioco persentata al Parlamento europeo e rivolta alla commissione UE.
"Da quando la Commissione ha fatto marcia indietro dalle procedure di infrazione sul gioco d'azzardo nel 2017, gli Stati membri hanno imposto barriere interne che ostacolano la libera circolazione, il che sta ora portando a uno stato surreale di sentenze giudiziarie contrastanti in diverse giurisdizioni, con scarso ricorso ai rinvii pregiudiziali", evidenzia Agius. "Ciò è dolorosamente dimostrato dalle sentenze emesse di recente dai tribunali maltesi e austriaci in merito alle azioni di rimborso degli offerenti soccombenti."
La confusione a livello legislativo, secondo Agius, "espone chiaramente i giocatori a rischi maggiori, dal momento che i trader disonesti non sono vincolati dalle regole di protezione dei giocatori."
"Le offerte di finanziamento del contenzioso da parte di terzi (Tplf) sono fiorenti, sfruttando la frammentazione e la vulnerabilità dei consumatori, che destabilizzano ulteriormente il mercato."
Considerati dunque i rischi significativi per i consumatori, per l'occupazione e per la competitività dell'UE, l'europarlamentare chiede alla Commissione Ue di "esprimersi sulla situazione descritta, nonché sull'urgente necessità di uno Stato di diritto dell'UE nel settore dei giochi attraverso l'applicazione attiva delle norme del mercato unico, garantendo in tal modo la coerenza normativa, salvaguardando la libera circolazione e proteggendo i consumatori all'interno del mercato unico", nonché "sulla necessità di dare seguito alle richieste formali del Parlamento di regolamentare le pratiche del Tplf".