Nella settimana del possibile accordo sul riordino dei giochi in sede di Conferenza unificata Stato-Regioni ed enti locali, nel Consiglio regionale della Basilicata si torna a parlare di gioco patologico e legge di Stabilità con la mozione 'Contrasto alla ludopatia' presentata dal consigliere Gianni Rosa (Lb- Fdi) nel novembre 2015.
IL GAP IN BASILICATA - La mozione, prendendo le mosse dal decreto Balduzzi e dalla legge regionale della Basilicata sul Gap del gennaio 2015, impegna la Giunta "a mettere in campo azioni, anche coordinate con i Governi delle altre Regioni e con le associazioni dei consumatori e dei medici al fine di scongiurare l'approvazione della norma della legge di Stabilità 2016 che aumenta il numero dei punti gioco nel territorio italiano".
MOLISE ED ABRUZZO - Ma cosa accade, invece, nelle altre
Regioni italiane?
Complice la pausa estiva delle attività politiche, vanno in stand by almeno fino a settembre molte proposte di legge in tema di contrasti al gioco patologico. A cominciare da quella
presentata in Molise dai consiglieri Carmelo Parpiglia, Cristiano Di Pietro, Salvatore Ciocca, Filippo Monaco, Angiolina Fusco Perrella, Domenico Ioffredi, Salvatore Micone, Giuseppe Sabusco, Francesco Totaro e Vincenzo Cotugno, concernente 'Disposizioni per la limitazione del gioco d’azzardo patologico e la prevenzione della ludopatia'. L'iter, ripreso dopo diversi mesi di silenzio, al momento è fermo alla commissione Salute, con numerosi emendamenti presentati dai firmatari e dallo stesso presidente Nunzia Lattanzio da esaminare.
Stessa situazione in Abruzzo, dove la commissione Sanità, sempre a settembre, dovrà esprimersi su quattro proposte di legge in materia, provenienti da esponenti del Partito democratico, Nuovo centrodestra e Movimento cinque stelle.
Le proposte - a firma di di Giorgio D’Ignazio (Ncd), Leandro Bracco (M5s), Marinella Sclocco, Sandro Mariani e Lorenzo Berardinetti (Pd)- chiedono di andare oltre la vigente legge sul contrasto al gioco patologico vigente dal novembre 2013,
con un distanziometro di 300 metri, prevedendo iniziative diformazione e sensibilizzazione sul fenomeno, la costituzione di un osservatorio regionale dedicato, la promozione di numero verde per i giocatori patologici, di riconoscimenti e sgravi fiscali per gli esercenti no slot.
CALABRIA, TESTO PRONTO - Al Consiglio regionale della Calabria spetterà invece il compito di dire sì alla proposta di legge 'Norme per la prevenzione e il trattamento del gioco d'azzardo patologico' presentata dai consiglieri Orlandino Greco e Franco Sergio (lista Uliviero Presidente). Dopo il sì della commissione Sanità alla fine di marzo, l'iter del provvedimento prosegue alla
commissione Bilancio, programmazione economica e attività produttive chiamata a fornire il suo parere sulla sostenibilità finanziaria
. Dopo alcuni rinvii, il testo è quindi giunto alla versione pressoché definitiva con l'istituzione del marchio regionale 'Slot-free Regione Calabria', il coinvolgimento delle istituzioni scolastiche e delle università nelle iniziative di prevenzione del Gap, la predispozione di spazi pubblicitari per il contrasto al fenomeno ed il relativo numero verde regionale.
DAL FRIULI ALLE MARCHE - Mentre al Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia è ancora da discutere l'atto del consigliere Mara Piccin (Gruppo Misto) che chiede la modifica della legge vigente sul gioco patologico e l'introduzione di sgravi no slot, sul tavolo dell'assemblea legislativa della Regione Marche ci sono
quattro testi in materia depositati da Popolari Marche - Unione di Centro, Fratelli d'Italia Alleanza nazionale, Pd e Movimento Cinque stelle, assegnati in sede referente alla IV Commissione consiliare permanente e in sede consultiva alla I Commissione consiliare permanente, Cal Commissione consiliare permanente, Crl Commissione consiliare permanente. In questo caso, Conferenza Unificata permettendo, il via libera dovrebbe arrivare ad ottobre, secondo le promesse.
L'ATTUAZIONE DELLE LEGGI VIGENTI - In Piemonte e Puglia tiene banco l'attuazione della legge regionale: nella prima regione un gruppo di lavoro interdirezionale, coordinato dal Settore Affari istituzionali, è al lavoro per la
predisposizione di un documento (circolare) esplicativo da diffondere ai Comuni e agli operatori del settore circa l'applicazione della normativa, nella seconda, il consigliere Paolo Pellegrino (Puglia con Emiliano) e il Movimento Cinque stelle hanno presentato
alcuni atti per sollecitare l'istituzione dell’Osservatorio regionale sul Gap,mentre i consiglieri Trevisi, Galante e Conca sono fra i firmatari due mozioni relative al funzionamento dei dipartimenti per la cura delle dipendenze patologiche e per la determinazione dei requisiti strutturali e organizzativi per l’autorizzazione el’accreditamento delle strutture e dei servizi preposti.
ISOLE IN ATTESA - Nessuna nuova dalla Sicilia, dove non sono state depositate proposte sul Gap, e
dalla Sardegna, dove tutto tace sull'iter della proposta avanzata dai consiglieri Francesco Agus (Sel) e Lorenzo Cozzolino (Pd) oltre alla distanza minima di 500 metri chiede la riduzione di Imu, Tari e Cosap e marchio 'no slot' per gli esercercenti virtuosi e corsi di formazione per i gestori, e di quella a firma di Salvatore Demontis, risalente al novembre 2015, che chiede un distanziometro di 500 metri e riduzioni dell'aliquota Irap per gli esercenti 'no slot'.