Calcio e scommesse: accolti (in parte) i reclami di Forte e Pastina
Nove mesi per Forte, 24 per Pastina, metà dei quali rispettivamente commutabili in prescrizioni alternative. Confermato il proscioglimento di Brignola e Letizia.
"La Corte federale d'appello - Sezioni unite, presieduta da Mario Luigi Torsello, ha confermato il proscioglimento dei calciatori Enrico Brignola e Gaetano Letizia, respingendo il reclamo della Procura Federale. Accolti in parte i reclami del calciatore Francesco Forte, cui è stata irrogata la squalifica di nove mesi di cui quattro commutabili in prescrizioni alternative (più 5.000 euro di ammenda), e Christian Diego Pastina, sanzionato con una squalifica di 24 mesi di cui 12 commutabili in prescrizioni alternative (più 10.000 euro di ammenda)."
Lo si legge in una nota diffusa oggi dalla Federazione italiana giuoco calcio, che ricorda come il Tribunale federale nazionale – Sezione disciplinare, con riferimento al deferimento del 28 maggio da parte del procuratore federale a seguito di segnalazione della Procura della Repubblica di Benevento, aveva squalificato i calciatori Christian Diego Pastina per due anni (con 15mila euro di ammenda) e Francesco Forte per nove mesi (con 6mila euro di ammenda). Prosciolti, invece, i calciatori Gaetano Letizia ed Enrico Brignola.
I calciatori, all'epoca dei fatti tesserati per il Benevento, erano stati deferiti per la violazione dell’art. 4, comma 1, del Codice di Giustizia Sportiva, e per la violazione dell’articolo 24, commi 1 e 2, del Codice di Giustizia Sportiva, per aver effettuato - quantomeno dalla stagione sportiva 2021/22 e nella stagione sportiva 2022/23 – scommesse - direttamente o per interposta persona sia presso soggetti autorizzati che presso soggetti, e piattaforme, non autorizzati a riceverle - aventi ad oggetto risultati relativi ad incontri ufficiali organizzati nell’ambito della FIGC e di campionati di calcio professionistici stranieri.
Già in occasione dei primi casi, che hanno coinvolto calciatori molto più noti, Umberto Calcagno, presidente dell'Aic– Associazione italiana calciatori, ricordava che ci sono “norme sportive molto severe” per disciplinare casi come questi.
Mesi fa, parlando dei casi di Nicolò Fagioli, Sandro Tonali e Nicolò Zaniolo il presidente del Coni Giovanni Malagò (Coni) aveva difeso l'operato della Figc.
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