Temperelli (Sisal): 'Innovazione ed omnichannel driver del nuovo betting'
Massimo Temperelli, betting managing director Sisal, analizza i trend del 2022 per le scommesse, evidenziando l'avanzare dell'omnichannel grazie alla transizione digitale vissuta anche nel gaming.
Le scommesse d'Italia potrebbero rialzare la testa definitivamente con un grande finale di stagione ma con un secondo semestre del 2022 che metterà sul piatto tantissimi eventi compresi i primi Mondiali di calcio giocati in inverno. Per capire come sta il mercato e per avere un quadro chiaro delle prossime tendenze dei bookmaker in relazione ai gusti e alle preferenze degli scommettitori ci siamo avvalsi della competenza e della lunghissima esperienza di Massimo Temperelli, betting managing director Sisal.
Sia per l'online che per il retail, il bookmaker in questione è uno degli operatori principali e capire come stanno cambiando i rapporti tra i due mondi in termini di usabilità da parte dei player e di raccolta di gioco è fondamentale anche se, come ci spiegherà Temperelli, ormai la logica omnichannel si è imposta grazie alla crescita dell'utenza e dell'accelerazione dei processi dopo i lunghissimi lockdown causati dalla pandemia mondiale di Covid-19.
Com’è ripartito il 2022 per le scommesse di Sisal e quali sono le previsioni, anche in base agli eventi sportivi in programma, per l’anno appena iniziato?
“Ci aspetta un anno particolare, il primo della storia col Mondiale nel periodo invernale e di conseguenza con tutte le date del calendario calcistico stravolte per fare spazio a questo grandissimo evento. Il 2022 si è comunque aperto nel migliore dei modi per gli appassionati, con la Coppa d’Africa e le Olimpiadi invernali di Pechino, mentre a settembre vivremo gli Europei di basket, in programma anche in Italia. Un programma così ricco ci fa ovviamente ben sperare e siamo fiduciosi che, grazie anche alla continua innovazione del nostro prodotto, continueremo a crescere attraendo un numero sempre maggiore di appassionati”.
Con il vostro bookmaker non abbiamo comunque chiuso il bilancio del 2021 dal punto di vista del betting. C’è chi dice che, per certi versi, lato retail, è forse andato peggio del 2020: quali sono le vostre analisi e deduzioni dai dati?
“Gli anni 2020 e 2021 sono stati due esercizi molto diversi fra loro ma entrambi molto difficili per il retail ed è quindi difficile, se non addirittura sbagliato, tentare di metterli a confronto – prosegue Massimo Temperelli - preferiamo guardare avanti e mettere a frutto quello che abbiamo imparato. Quello che ci dicono chiaramente i dati è che la pandemia ha dato una fortissima spinta a un trend già avviato da tempo, ovvero quello dello spostamento sempre più marcato del gioco dal retail all’online. I mesi di lockdown hanno costretto anche le persone più restie a mettersi alla prova con la tecnologia e col mondo digitale, traghettandole verso l’esperienza interattiva per passare poi a quella omnichannel. I due canali, retail e online, sono infatti perfettamente complementari, fino a diventare sinergici. Di fatto il cliente è lo stesso ed ha necessità di accedere a servizi offerti da ciascun canale a seconda dei momenti della giornata e dell’evento sul quale scommettere. Non si tratta di un vero e proprio 'passaggio', quindi, ma di un processo di arricchimento dell’esperienza come ad esempio la disponibilità di un palinsesto anche di notte oppure la facilità di ricercare della scommessa più 'strana' in mezzo a decine di migliaia. E se si vogliono incontrare i vecchi amici, basta tornare in agenzia e confrontare i propri punti di vista o sfidarsi ciascuno con il proprio pronostico. Ma se non si ha molto tempo, ora c’è anche Tipster, cioè la piattaforma esclusiva messa a disposizione da Sisal per condividere le proprie giocate e mettere in mostra (e a frutto, guadagnando bonus) il proprio talento da scommettitore oppure, al contrario, prendere spunto dai migliori clienti Sisal e copiare le giocate dei più bravi”.
Dal punto di vista del prodotto i bookmaker d’Italia sono ormai al completo e hanno tutti gli strumenti idonei o c’è qualcosa da integrare e magari da mutuare dai mercati stranieri?
Tra la nomina del presidente della Repubblica e il festival di Sanremo le novelty bets crescono o rimangono più un effetto marketing per fare comunicazione di brand? E le scommesse sulle elezioni politiche in Italia potrebbero essere validate visto anche l’imperversare di sondaggi che influenzano in maniera decisamente più profonda il voto?