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Ige 2025, Lamberti: 'Vr e Ai, le nuove frontiere nel gioco'

04 aprile 2025 - 10:56

Lucio Lamberti, professore di marketing al Politecnico di Milano e membro del Comitato scientifico Ige, osserva l'impatto di realtà virtuale e intelligenza artificiale sulle esperienze di gioco.

Scritto da Lucio Lamberti
Lucio Lamberti © som.polimi.it

Lucio Lamberti © som.polimi.it

Negli ultimi anni il settore del gaming e del gambling hanno subìto una trasformazione significativa grazie all'innovazione tecnologica. Due delle forze più rivoluzionarie in questo ambito sono la realtà virtuale (Vr) e l'intelligenza artificiale (AI), temi ampiamente dibattuti a Ige – Italian Gaming Expo & Conference.

La Vr si promette di offrire un livello di immersività senza precedenti, e vari ambiti di applicazione hanno mostrato la capacità dell’immersività di coinvolgere profondamente l’utente, in misura maggiore delle esperienze 2D. Di converso, l'AI è proposta, tra le altre cose, come tecnologia in grado di consentire una diminuzione dei tempi e costi di sviluppo di varianti, oltre che una personalizzazione in fase di erogazione, teoricamente offrendo esperienze sempre più adattive e coinvolgenti.

Al di là dell’impatto potenzialmente molto significativo di queste tecnologie sull'aspetto ludico dei giochi - tema delicato per vari motivi - è interessante osservare l’impatto potenziale sulla creazione di narrative e modelli di gioco innovativi. In questo contesto, emergono opportunità che vanno oltre il puro intrattenimento, aprendo scenari legati all'apprendimento, e anche alla consapevolezza e alla sostenibilità sociale.

REALTÀ VIRTUALE: L'IMMERSIONE NEL GIOCO - La Vr rappresenta un’opportunità e una sfida per il mondo del gaming. Tradizionalmente l'interazione con il gioco avviene tramite schermi bidimensionali e interfacce statiche; la Vr permette di superare questi limiti, immergendo il giocatore in un ambiente realistico e dinamico. L’immersività indotta tende a favorire quelle che gli psicologi chiamano esperienze di "flusso", ovvero uno stato mentale in cui il giocatore è completamente assorbito nell'attività, con un coinvolgimento che lo porta a una diminuita percezione di tempo e sforzo, anche in presenza di task articolati: una sensazione che è facile osservare guardando come i gamer di Fortnite o di altri videogiochi a forte componente 3D riescano a svolgere azioni complesse con i loro joypad (combinazioni di tasti integrate con cambi di visuale in movimenti a 360°). Un'evoluzione estetica e di realismo che ovviamente solleva riflessioni anche riguardo al gioco responsabile, vista la sua capacità di attrazione. Prescindendo da queste considerazioni (che riprenderemo poi), è evidente la possibilità di abilitare nuove chiavi narrative che, permettendo la creazione di mondi complessi e dinamici, intreccino la componente interattiva con il contesto in cui tale componente interattiva è inserita. Questo approccio potrebbe essere utilizzato non solo per migliorare l'intrattenimento, ma anche per integrare elementi educativi o di consapevolezza nelle esperienze di gioco.

INTELLIGENZA ARTIFICIALE: LA PERSONALIZZAZIONE DEL GIOCO - Se la Vr si promette di migliorare l'immersività dell’esperienza, l'AI trasforma il modo in cui il gioco si adatta al singolo utente. L'AI oggi è in grado di analizzare i dati di gioco in tempo reale per proporre esperienze personalizzate, adattando la difficoltà, le dinamiche di gameplay e persino la narrativa in base alle preferenze e ai comportamenti del giocatore. In una prospettiva più ampia, questa capacità può essere sfruttata anche per creare percorsi di gioco più sicuri e responsabili: attraverso l'analisi dei pattern di gioco, l'AI può identificare segnali di comportamento potenzialmente problematico, avvertendo il giocatore o suggerendo pause e limiti personalizzati. Alcuni operatori stanno infatti implementando sistemi basati su AI che analizzano il tempo trascorso in gioco, la frequenza delle puntate, il livello di spesa, suggerendo interruzioni o limitazioni personalizzate. In questo modo, le aziende del settore possono migliorare l'engagement, promuovendo al contempo un approccio etico e sostenibile al gioco.

NUOVI MODELLI DI CONTENUTO - L'integrazione di Vr e AI apre dunque prospettive innovative per il settore del gaming. Una delle direzioni più promettenti è la creazione di esperienze di gioco che vadano oltre l'intrattenimento fine a se stesso, sviluppando modelli che integrano elementi di apprendimento e consapevolezza. Ad esempio, un casinò virtuale potrebbe non solo divertire, ma anche educare il giocatore sui concetti matematici legati alle probabilità o sulle competenze strategiche basate sulle decisioni di gioco. Oppure, un'esperienza di gaming in cui il giocatore, attraverso la Vr, viene coinvolto in scenari storici o scientifici esplorando ambienti e concetti in modo interattivo. Questo approccio potrebbe creare nuove opportunità di sviluppo, mostrando come gaming e gambling possano diventare strumenti di crescita personale e non solo di svago. La combinazione di Vr e AI rappresenta quindi una rivoluzione tecnologica e un'evoluzione del concetto stesso di gioco. Queste innovazioni aprono la strada a modelli di gaming e gambling più immersivi, personalizzati e responsabili, capaci di offrire nuove esperienze di intrattenimento senza rinunciare alla sostenibilità economica e sociale. Per le aziende del settore, la sfida consiste nell'integrare queste tecnologie in modo strategico, sviluppando nuovi format narrativi e operativi che valorizzino il potenziale della Vr e dell'AI, oltre che nell’avere il coraggio di esplorare nuovi modi di interagire con i propri clienti, con modelli disruptive che traguardino obiettivi che vanno al di là del gaming e del gambling. Una sfida epocale, certo, ma mai come oggi possibile e, probabilmente, auspicabile.

 

 

 

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