All'Ippodromo Snai La Maura di Milano consueto appuntamento del venerdì con il trotto valido per la 46^ giornata stagionale. Da vedere ci sono state un paio di prove, su tutte l’interessante Premio At Risk, la condizionata sui 1650 metri riservata alle sole femmine di 3 anni. Diva Ek ha già dimostrato di possedere i mezzi per poter competere con le migliori della generazione: ancora scarica di somme vinte e potendo sfruttare il programma, la promettente allieva di Erik Bondo prosegue nella sua fase di maturazione, mettendo in cascina quella esperienza che probabilmente le risulterà preziosa quando tornerà ad affrontare impegni più difficili.
Oggi intanto, come già all’ultima uscita sempre sulla pista milanese, ha fatto tutto per bene: duttile e docile ai comandi del suo interprete, la figlia di Trixton ed affidata a Santo Mollo, ha tenuto al via la scia della veloce Daria Laksmy, ha controllato a mezza ruota le mosse delle rivali e poi, sul penultimo rettilineo, ha sparato una bordata impressionante che le ha permesso di liquidare la battistrada e chiudere la partita isolandosi a media di 1.13.2. Alle sue spalle una valida Darkangel Fi, nonostante il percorso in costante seconda corsia, è emersa seconda ben avanti a Drujba che a sua volta è sfuggita al bel finale di Diva delle Badie, condizionata dal numero di partenza ma poi vitale nella progressione conclusiva. Con la distanza dei 2250 metri per il Premio Workaholic, che rappresentava un viaggio impegnativo per un trottatore di 2 anni, ecco i due alleati, Espada e Eclatant, subito ai primi due posti allo stacco della macchina; era inevitabile che la corsa si sviluppasse in maniera “soporifera” (per usare un eufemismo): il primo km in 1.27 dice che la corsa ha offerto poco o nulla allo spettacolo, trasformata in una lenta marcia di trasferimento accesasi, ma neppure tanto, negli 800 finali quando Espada, con Simone Mollo in sediolo, ha allungato in progressione tenendo a distanza di sicurezza i rivali e centrando al terzo tentativo la prima vittoria della carriera a media di 1.21.1. L’unico colpo di scena è stato l’errore di Eclatant all’ingresso in retta che ha privato la Trotto Italia di un probabilissimo en plein di scuderia.
A svettare al secondo posto è stata allora Eclisse Roc, prevalente allo speed sul filo di lana su Elettra Grif. Vittoria a sorpresa di Bluff dei Greppi nel Premio Italiano: il cavallo affidato a Edoardo Loccisano era il meno atteso fra i tre penalizzati, invece è stato abile nello sfruttare la scia di Bravissimo Lp nella risalita esterna e poi allo speed in retta ha fatto un sol boccone del rivale che intanto si era sbarazzato della labile battistrada Vistamar. Prestazione notevole per l’allievo di Roberto Biagini, al secondo successo consecutivo dopo quello ottenuto a Bologna. Terzo posto per Vita Breed, che ha respinto nel finale uno sfortunato Un Grande Ido, condizionato da una breve esitazione nella giravolta che, pur non pagata in resa di metri, gli ha fatto perdere posizioni preziose nella fase iniziale.
Nel Premio Citizen Speed si è visto Bitols Spritz continuare a rendere “ad intermittenza” ma, almeno in questo periodo, l’alternanza fra errori e prestazioni positive sembra rispondere ad una frequenza costante. Dopo l’r.p. di Montegiorgio, eccolo tornare al successo nel Premio Citizen Speed, dove Alessandro Gocciadoro lo ha affidato a Max Castaldo: esente da errori, il figlio di Ken Warkentin ha tirato fuori un percorso in costruzione (una sua specialità) al termine del quale ha domato a media di 1.14.4 il battistrada Banditoben malgrado la strenua resistenza del rivale, che sembrava battuto all’ingresso in retta e invece ha reagito tenendo il risultato in sospeso sino alla fine: terzo posto per Begravia. Max Castaldo concedeva il bis, stavolta anche in veste di allenatore, con la sua Crazy Cast nel Premio Rule The Wind, la prova sui 1650 metri per cavalli di 4 anni. La figlia di Filipp Roc la risolveva in partenza con uno scatto perentorio: una volta in testa poteva permettersi una prima parte di gara comodissima in 1.03 cui faceva seguire 800 finali in 57 scarso che le permettevano di eludere tranquillamente la minaccia di Cristal Dancer, comunque positiva avendo recuperato dalla quarta posizione nella parte più veloce. Media complessiva di 1.15 per la vincitrice, al secondo successo consecutivo dopo il centro bolognese, e terzo posto per l’appostata Callas Grif.
A disposizione dei gentlemen c’erano due prove nel pomeriggio milanese, entrambe risoltesi nel segno di Alessandro Gocciadoro che dunque ha firmato un triplo da allenatore. Nel Premio Mistic Love, la reclamare sui 1650 metri con cavalli anziani di proprietà, Zurro Zl ha dato l’idea di essere cresciuto parecchio dal passaggio al training di Noceto e di starci ormai stretto in queste categorie: vincitore a inizio mese a Trieste, con Alessandro Manfredi in sediolo il figlio di Majestic Son ha retto senza batter ciglio il deciso attacco iniziale di Bel Gnaro Lucy, al km in 1.13.4 ha allungato dai rivali e in retta ha gestito senza troppi patemi l’ampio vantaggio per chiudere a media di 1.13.9. Sull’errore di Borg Grif, che stava addirittura provando una rincorsa disperata al vincitore, è emerso secondo Zeus Ek battendo Uiscoinsis Vol, mentre chi si è avventurato all’esterno lungo il percorso è… svenuto. Nel Premio Coming Up Cash, la reclamare riservata a cavalli di 3 anni, Doralice e Filippo Monti hanno onorato il ruolo di favoriti nonostante Dawson dei Greppi abbia provato a metterlo in discussione con un attacco prematuro al passaggio. Doralice però ha contenuto senza problemi il rivale e sull’ultima curva ha allungato per chiudere tranquilla a media di 1.13.8. Dafne Roc non ha avuto percorso troppo fortunato, soprattutto nella fase iniziale, ma è riuscita comunque a emergere alla piazza d’onore su D J dei Veltri, autore di buona progressione conclusiva. Prossime riunioni di novembre venerdì 25 e martedì 29. Poi si entra a dicembre in attesa della Coppa di Milano di mercoledì 7 nel consueto giorno di Sant’Ambrogio.