Un pizzico di dubbio, una dose generosa di curiosità e una quantità industriale di studio delle fonti. Questa è la “ricetta” della "Storia alternativa del mondo. Un viaggio pieno di sorprese nel cammino dell'uomo. Dalle piramidi ai giorni nostri", il nuovo libro di Roberto Giacobbo edito da Mondadori, la cui presentazione al Casinò di Sanremo, nell'ambito dei Martedì letterari, ha consentito di svelare tante sorprese e scoperte.
Ce le riepiloga l'autore: “Nel mio nuovo libro seguo la linea del tempo, partendo dalla preistoria per arrivare ai giorni nostri. In questo percorso incontriamo l'antico Egitto, Nikola Tesla, il Mar del Giappone con la sua piramide sommersa. Si tratta di un giro del mondo tra storia, archeologia e scienza, guardando i documenti dimenticati dalle sintesi e dai racconti passati da generazione in generazione.”
Come mai questa storia alternativa fatica così tanto a venire alla luce? È tutta colpa del fatto che la storia la scrivono i vincitori? “In realtà questa storia alternativa non fatica a emergere, molte persone ne sono consapevoli. Con molta serenità sappiamo che quella alternativa va a completare le conoscenze che arrivano dai libri di storia. Per esempio abbiamo studiato che gli schiavi portavano i massi per costruire le Piramidi, ma poi abbiamo appreso che in parte erano sostituiti da operai specializzati che lavoravano con grande maestria e sulla base di un'organizzazione meticolosa.”
Dall'attentato alle Torri Gemelle al Covid, le teorie del complotto si sono moltiplicate, amplificate anche dai social network. Come fa il cittadino a difendersi e a sviluppare un senso critico? “Sono d'accordo, queste teorie sono aumentate. Il discorso è semplice: il lavoro che faccio richiede un'attenzione particolare alle fonti, quando sono attendibili: ai libri d'epoca, a quei documenti certificati che completano il discorso storico. Così si va incontro alle varie scoperte e si ritrovano quelle cose che sono andate perse nei vari passaggi. Noi leggiamo la sintesi della sintesi della sintesi e non la fonte iniziale. Il discorso dei complotti fa parte di un'elaborazione che va fatta con cognizione di causa, tanto più che è vero, sui social tutti possono dire qualsiasi cosa. E dunque, cosa può fare la casalinga di Voghera? Cercare di ascoltare non l'ultimo che ha parlato, ma quello che ne sa di più.”
Secondo lei ci sono delle teorie che appaiono come complottiste o da terrapiattisti e che invece andrebbero prese in maggiore considerazione? “Purtroppo quando si dice 'complottismo' è sempre in senso dispregiativo, ma in realtà è proprio l'indagine su come è andata realmente una determinata cosa che può portare a risultati importanti. Basti pensare allo scandalo Watergate, nato dall'inchiesta di due giornalisti!”
Il suo percorso professionale è sempre stato nel solco di quella che ora, nel suo nuovo libro, sintetizza con Storia alternativa del mondo. Da dove nasce questo suo interesse? “Dallo studio in quelle che sono le vere miniere di conoscenza: le biblioteche antiche. In questo modo si completa in maniera decisiva il panorama che abbiamo di alcuni fatti storici. La storia richiede delle ipotesi per i passaggi che sono andati perduti.”
Lei ha fatto tante ricerche su tanti personaggi, quale l'ha appassionata di più? “Mi affascina la faraone donna Hatshepsut, sulla quale ho scritto un romanzo che tra qualche anno potrebbe diventare un libro di storia. C'è un punto debole nella storia delle origini dell'antica civiltà egiziana: come mai una popolazione è diventata perfetta in poco tempo e poi è rimasta identica per tremila anni?”
Lei è stato ospite del Casinò Sanremo; come vede l'abbinamento gioco-cultura e ci sono dei falsi miti anche in materia di gioco?
“Una costruzione così bella come il Casinò è progettata proprio per ospitare anche un teatro e una serie di eventi. Vedo molto bene l'abbinamento della cultura a eventi di vita quotidiana, perché basta andare una volta al casinò per accorgersi che non ci sono miliardari in Cabriolet, ma che esso è un punto di ritrovo di persone di ogni tipo ed estrazione. L'equilibrio è la chiave per vivere bene e serenamente: se il gioco resta tale, senza eccessi, è un momento di svago e di divertimento.”
Per finire, a che cosa sta lavorando ora?
“A una storia legata alla Torre di Pisa, ma non posso svelare di più! Ci vediamo in tv a primavera!”