Riciclaggio tramite gioco, sospetti su ex commissario Ue Reynders
L'esponente liberale, ex commissario Ue per la giustizia, è sospettato di riciclaggio di denaro giocandolo alla lotteria.
Didier Reynders, 66enne esponente del Movimento riformatore belga, in carica come commissario europeo alla Giustizia fino allo scorso fine settimana, è sospettato dal sistema giudiziario di Bruxelles di riciclaggio di denaro attraverso l'acquisto di giochi d'azzardo.
A riportarlo per primi sono stati i media belgi Le Soir e il media investigativo Follow The Money secondo i quali colui che fu anche ministro federale degli Affari esteri tra il 2011 e il 2019), e in precedenza ministro delle Finanze (tra il 1999 e il 2011), responsabile anche della Lotteria nazionale dal 2007 al 2011, ha subito nella giornata di ieri, martedì 3 dicembre, la perquisizione della sua abitazione da parte della polizia, che lo avrebbe poi interrogato nel pomeriggio senza tuttavia trattenerlo.
Reynders avrebbe commesso queste irregolarità nel corso di diversi anni, iniziando mentre era ancora ministro federale (anche se non più responsabile della lotteria nazionale) per un periodo durato almeno fino all'anno scorso, quindi anche mentre era in carica come commissario europeo. Nel 2023, peraltro, proprio lui aveva risposto a una interrogazione relativa al mondo del gioco presentata dall'europarlamentare Morten Lokkegaard (Renew), sui limiti posti dalla direttiva 2005/29/Ce alla pubblicità anche del gioco.
Le indagini sono state avviate nel 2023 dalla Procura di Bruxelles, dopo che il Ctif ha notificato numerose transazioni sospette con un importo relativamente elevato. Di fatto Didier Reynders è sospettato di aver acquistato, in parte utilizzando denaro contante, diversi "biglietti elettronici" con un valore nominale che va da 1 a 100 euro.
I biglietti, acquistabili in tutti i punti vendita, sono poi trasferibili sul proprio conto di gioco legato alla Lotteria Nazionale.
Secondo le indagini, al momento ancora in fase preliminare, le successive vincite sono state versate sul conto digitale dell'ex ministro alla Lotteria nazionale e poi trasferite sul suo conto corrente.
Sul caso sta ora indagando la sezione Ecofin della polizia giudiziaria federale a Bruxelles. Si è trattato di un caso sottoposto a embargo, in altre parole le denunce non sono state incluse nella banca dati della polizia fino ad ora, e solo una ristretta cerchia di investigatori e magistrati è stata informata dell'esistenza di questa indagine contro il commissario europeo belga.
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