Si intitola Best Way, e si propone di favorire l’individuazione precoce di possibili disturbi di apprendimento attraverso attività di gioco.
Il progetto, promosso da Ud’Anet, con Lisciani Giochi, Mediavoice e Giomi Care, è stato supportato dal Secondo Bando per l’Innovazione del Centro di Competenza Meditech e verrà presentato nel corso di un webinar in programma il 21 marzo, alle 15, nel corso del quale saranno presentati i risultati della sperimentazione avviata presso le scuole di Ponza e Latina.
Il progetto sperimentale, finanziato dal Centro di Competenza MedITech nell’ambito del Secondo Bando per l’Innovazione, è nato per favorire la realizzazione di un ecosistema di app dedicate allo sviluppo, all'apprendimento e alla riabilitazione di bambini tra i 3 e i 6 anni con Bes (disortografia, dislessia, discalculia e disgrafia, oltre all'Adhd, come l'iperattività e il deficit di attenzione) e disabilità, attraverso l'utilizzo di tablet dedicati. Si tratta non di malattie, ma di problematiche che possono comunque creare difficoltà nel percorso scolastico, per le quali è più facile individuare soluzioni se vengono scoperte in tenera età.
Lo strumento ideato prende come riferimento le attività di base come vestirsi, lavarsi le mani, mangiare. Queste sono state trasformate in attività di gioco utilizzando il concetto di script inteso come programma o sequenza di azioni necessarie per portare a termine una attività. La scelta dello script permette di valorizzare la lettura polisemica del costrutto ICF inteso come integrazione di strutture –funzioni –partecipazione e fattori ambientali.
La sperimentazione è stata effettuata presso la struttura Armonia Centro Riabilitazione Ex art. 26 di Latina e le Scuole dell’Infanzia localizzate nell’isola di Ponza e nella provincia di Latina: Borgo Hermada.
Il lavoro svolto è constistito nello sviluppare un prototipo di sistema intelligente finalizzato ad attività di screening mirate alla prevenzione dei disturbi specifici dell’apprendimento (Dsa). L'approccio adottato, ibrido e stocastico, ha portato alla creazione di app di gioco inclusive ed accessibili.
Attraverso la partecipazione alle attività proposte dai giochi, il sistema è stato progettato per raccogliere dati sensibili al fine di identificare precocemente segnali o tendenze del bambino verso i Dsa o altri bisogni educativi adattabili. Parallelamente allo sviluppo delle app di gioco inclusive, è stata ideata e implementata una piattaforma di controllo dedicata agli operatori sanitari. Le attività di sperimentazione hanno permesso la creazione di un database che consente alla piattaforma di agire in maniera intelligente, identificando autonomamente possibili fattori di rischio. Ciò comporta una riconversione di energie umane utilizzabili maggiormente per interventi di riassorbimento del disturbo.
Si tratta di un progetto che ha tenuto conto, nella sua pianificazione, dell’approccio della capability, che coniuga la cultura dell’Icf (International Classification of Functionality) con la Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza valorizzando il concetto di empowerment.
Qui il link per chi volesse registrarsi al webinar.