Sei depresso? La diagnosi ora te la fa il videogame
Grazie a intelligenza artificiale e videogiochi una speranza in più per chi soffre di depressione, e per i medici che devono curarli.
Si chiama Thymia la piattaforma che utilizzando i videogame riesce a diagnosticare la depressione. Si tratta di un sistema basato sull'intelligenza artificiale, sviluppato dalla neuroscienziata Emilia Molympakis e dal fisico teorico Stefano Gurria, che sulla base delle conoscenze teoriche di neuropsicologia riesce a individuare casi di depressione che necessitano di cure, allertando così gli specialisti che possono avviare la corretta terapia.
Thymia è un videogioco (o meglio, un gruppo di videogiochi) come detto basato sulla neuropsicologia, che raccoglie dati delle persone che vengono invitate a utilizzarlo. Attraverso l'analisi di microespressioni facciali e di schemi del linguaggio utilizzato dall'utente, nonché le metriche comportamentali inclusi i tempi di reazione, la memoria e i tassi di errore. Sulla base di questi dati il sistema può quindi effettuare valutazioni della salute mentale accurate e, soprattutto, obiettive.
Secondo Molympakis e Gurria, Thymia "funziona da subito, dal momento in cui il paziente vede per la prima volta il medico, e dura fino alla fine del trattamento, fornendo ai medici più informazioni, risparmiando loro tempo e costi, migliorando al contempo il flusso di lavoro e il paziente risultati".
Thymia, come accennato, sarebbe in grado anche di risolvere una delle problematiche legate all'attuale sistema di valutazione dei problemi di salute mentale, e in particolare la depressione, "un sistema che si basa su questionari soggettivi e inclini a pregiudizi". Emilia Molimpakis, che attualmente ricopre la carica di Ceo di Thymia, ha dichiarato a Sky News che "in questo momento il sistema esistente è difettoso in molti modi, i medici di base non hanno tempo, i sistemi esistenti che hanno a disposizione sono questionari soggettivi, che danno un'immagine spesso distorta della realtà del paziente, e non c'è alcun follow-up tra i vari step".
Al momento Thymia è stata testata da circa 2.000 pazienti in due università londinesi, con sperimentazioni cliniche che inizieranno entro la fine di quest'anno. La speranza è quella di riuscire a rendere Thymia il più affidabile possibile, per dare un concreto sostegno alla medicina di tutto il mondo. I problemi di salute mentale legati alla depressione, infatti, secondo le più recenti stime dell'Oms interessano almeno 300 milioni di persone, vale a dire circa il 4,4 percento della popolazione mondiale. E altre stime prevedono che entro il 2030 la depressione e le malattie mentali supereranno le malattie cardiache, per diventare la più grande preoccupazione per la salute del mondo.