Università di Oxford: 'Videogiochi, pillole per il benessere mentale'
Uno studio dimostra che il tempo trascorso a giocare ai videogiochi fa bene alla salute mentale, la ricerca dell'Università di Oxford.
Con il Regno Unito in un secondo blocco nazionale a causa della pandemia Covid-19 e un Natale durante il quale molti rimarranno in casa, giocare e connettersi socialmente attraverso i videogiochi sarà naturale e a quanto pare sarà positivo. Secondo una recente ricerca dell'Università di Oxford il tempo trascorso a giocare è associato al benessere mentale.
A più di 3.270 giocatori è stato chiesto di completare un sondaggio progettato dai ricercatori per misurare il benessere, il gioco auto-riferito e le esperienze motivazionali durante il gioco. I risultati del sondaggio sono stati combinati con dati comportamentali oggettivi per i partecipanti al sondaggio, raccolti dalle società di videogiochi.
Il professor Andrew Przybylski, direttore della ricerca presso l'Oxford Internet Institute, Università di Oxford e autore principale dello studio, afferma: "I nostri risultati mostrano che i videogiochi hanno un effetto significativo sul benessere di una persona. In effetti, il gioco può essere un'attività che si collega positivamente alla salute mentale delle persone e la regolamentazione dei videogiochi potrebbe nascondere questi benefici ai giocatori".
"Lavorando con Electronic Arts e Nintendo of America siamo stati in grado di unire competenze accademiche e industriali. Attraverso l'accesso ai dati sul tempo di gioco delle persone, per la prima volta siamo stati in grado di indagare la relazione tra l'effettivo comportamento di gioco e il benessere soggettivo, consentendoci di fornire un modello per la creazione di prove di alta qualità a supporto dei responsabili delle politiche sanitarie".
Per la ricerca sono stati utilizzati i dati del settore sul tempo di gioco effettivo per due videogiochi popolari Plants vs Zombies: Battle for Neighborville e Animal Crossing: New Horizons. Lo studio ha esplorato l'associazione tra tempo di gioco oggettivo e benessere, esaminando il legame tra comportamento misurato direttamente e salute mentale soggettiva. Ha anche esplorato i ruoli delle esperienze dei giocatori, in particolare il modo in cui i sentimenti di autonomia, parentela, competenza, divertimento e sentirsi spinti a giocare in relazione al benessere.
Nel loro studio, i ricercatori di Oxford hanno esaminato i modelli di comportamento dei giocatori solamente per i due popolari videogiochi Plants vs Zombies e Animal Crossing, in quanto considerati adatti a tutte le età e la ricerca chiarisce anche come altre modalità di gioco potrebbero rivelarsi potenzialmente meno salutari e influenzare negativamente l'impatto mentale. I ricercatori sperano comunque che lo studio introduca una riflessione più profonda sul concetto di dipendenza da videogiochi o dei danni digitali in generale.