Dopo il torneo esports Coperni stupisce tutti con una sfilata in una sala lan in stile anni Novanta.
Il marchio di moda parigino fondato nel 2013 da Sébastien Meyer e Arnaud Vaillant, per presentare la sua collezione autunno/inverno 2025 alla recente Parigi Fashion Week ha proposto un Lan party con l'intenzione di celebrare la sottocultura di internet degli anni Novanta del secolo scorso.
Duecento gamers seduti accanto agli ospiti, collegati via cavo, per "trasportare le persone indietro", come spiegano gli stessi ideatori, "a un’epoca dimenticata da tempo nell’odierno mondo digitale iperconnesso: l’epoca d’oro dei giochi per computer multigiocatore e dei Lan party in cui venivano giocati”.
La maison ha così allestito una vera e propria sala giochi che ha descritto come “improvvisati e indisciplinati, in scantinati sudati e corridoi angusti, questi raduni iconici incarnavano un’epoca d’oro in cui i computer erano sinonimo di libertà e ottimismo e quando Internet era un regno costruito dagli umani”.
Si è così dato vita a un’esperienza immersiva, all'interno dell’Adidas Arena di Parigi (quella costruita per le recenti Olimpiadi) con atmosfere da far invidia agli amanti dei videogame di una volta.
Dei giochi effettivamente utilizzati non si sa molto: secondo qualche influencer si trattava semplicemente di Fortnite, il che non stupirebbe, visto che l'obettivo primario, ovviamente, era presentare una collezione di moda, borse e capi d'abbigliamento minimalisti, non realizzare una ricostruzione con tutti i crismi filologici.
“Amiamo tutto ciò che è digitale e connesso alla tecnologia", hanno spiegato da Coperni, "ma amiamo anche l’aspetto sociale". Quello di cui, appunto, erano ricche le sale lan di un tempo.
"Vogliamo raccontare storie usando i codici dell’industria della moda, ma orientate a un pubblico più ampio. Abbiamo deciso di affrontare l’enorme universo del gaming, che è diventato come una religione”, ha spiegato Vaillant in una intervista al fashion magazine Wwd.
Come accennato non è stato il primo sconfinamento nel mondo del videogame, per Coperni, che come rivela il nome (deriva dal nome del rivoluzionario astronomo rinascimentale Copernico), è un brand nato pensando a futuro, tecnologia, con rimandi alla tradizione scientifica.
Già nel recente passato, infatti, Meyer e Vaillant hanno partecipato sia a un torneo di esport a Parigi sia al DreamHack di Stoccolma, un altro evento "lan party" vecchio stile.