Il Museo Casa Romei di Ferrara diventa un videogame. Il palazzo quattrocentesco Casa Romei, uno dei pochi che ancora mantengono intatte numerose caratteristiche del periodo nel quale in Italia si sviluppava l'umanesimo e nasceva la cultura rinascimentale, diventa l'ambientazione di un videogame che ha l'ambizioso progetto di avvicinare i giovani al museo e alle meraviglie storico-culturali che esso contiene.
Il gioco, presentato ufficialmente qualche giorno fa, ma già anticipato anche nel corso dell'ultima edizione di Lucca Comics, è il frutto di quasi un paio di anni di lavoro degli studenti dell'Istituto tecnico Einaudi di Ferrara, situato a due passi dal museo; un lavoro che ha visto i giovani studenti sviluppare un'idea del direttore di Casa Romei, l'architetto Andrea Sardo, collaborando con la Direzione regionale musei dell’Emilia-Romagna, con il supporto di Fondazione Franchi e Italia 3D Academy e della popolazione di Ferrara.
Già, perché a monte c'è un progetto di crowfounding avviato nel 2021 che ha ottenuto una straordinaria risposta, in particolare grazie ai genitori degli studenti, e ha permesso l'acquisto dell'attrezzature necessaria alla digitalizzazione e alla trasformazione delle ambientazioni reali in immagini computerizzate in 3D; in particolare una tuta motion capture utilizzata per dare vita ai personaggi del videogioco.
In primis il famoso mercante Giovanni Romei (vissuto tra il 1402 e il 1483), primo proprietario di Casa Romei, impersonando il quale si può fare un tour del museo e provare, risolvendo enigmi via via più complicati, a liberare la sua giovanissima moglie, la nobile Polissena D'Este, prigioniera in un luogo segreto dello stesso palazzo.
"L’esperienza", spiega Andrea Sardo, che ha svolto anche il ruolo di giuda scientifica dell'iniziativa, "si pone come obiettivo quello di arricchire la visita in maniera immersiva e divertente, coinvolgendo i giovani e soprattutto facilitando l’accesso al museo agli adolescenti tra 11 e 18 anni. L'idea innovativa che contraddistingue questo progetto", spiega, "è quella di essere riusciti a coinvolgere dei giovani nella realizzazione di uno strumento destinato ai giovani, ad una fascia d'età che difficilmente rientra tra quelle dei visitatori del museo":
Ne è uscito un videogame che non è solo gioco educativo, ma è stato un intreccio tra formazione, cultura e sviluppo del territorio.
“Siamo ripartiti pensando in grande", spiega Marianna Fornasiero, dirigente scolastica dell'istituto Einaudi, "ponendoci un ambizioso obiettivo, quello di realizzare un videogioco con una ambientazione storica per offrire maggiori opportunità di crescita agli studenti, provati dalla pandemia, attraverso l’acquisizione di nuove competenze utili per il loro futuro lavorativo e facendo fiorire nuove professionalità sul nostro territorio”.
All’interno del percorso di classe 3.0, patrocinato dalla Fondazione Franchi, nel corso di questi anni le classi coinvolte hanno avuto l’opportunità di approfondire la conoscenza storica di Casa Romei grazie alle numerose visite guidate e di elaborare il gemello digitale dell’edificio quattrocentesco. Insomma, si tratta di un’attività formativa con contenuti estremamente innovativi e frutto di tutta la comunità, che vuole avvicinare i significati storici e culturali di Casa Romei ai più giovani. Chi volesse provare il gioco, gratuito, e vestire i panni del ricco mercante quattrocentesco può trovarlo qui.