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Stop a distruzione videogiochi: ‘Un’iniziativa presentata in Ce per proteggere consumatori’

21 giugno 2024 - 11:16

Stop destroying videogames è l’iniziativa portata avanti dai cittadini in Commissione europea. Obiettivo proteggere i consumatori quando gli editori 'interrompono la connessione per far funzionare un gioco e distruggono le copie’.

Scritto da Cc

© Jeshoots-com / Unsplash

Stop destroying videogames “Mettiamo fine alla distruzione dei videogiochi”. È il titolo di un’iniziativa che alcuni cittadini hanno presentato in Commissione europea. Secondo quanto riporta il sito del dipartimento degli Affari europei gli organizzatori “chiedono alla Commissione di imporre agli editori di lasciare in uno stato funzionale o giocabile i videogiochi che vendono o concedono in licenza nell'Ue, impedendo loro di disattivarli a distanza.”

In sintesi l’iniziativa “mira a impedire la disattivazione remota dei videogiochi da parte degli editori, prima di fornire mezzi ragionevoli per far continuare a funzionare i videogiochi senza il coinvolgimento dell'editore”.

Inoltre viene sottolineato che l’intento non è quello di acquisire “la proprietà di detti videogiochi, diritti intellettuali associati o diritti di monetizzazione, né si aspetta che l'editore fornisca risorse per il videogioco una volta interrotta la sua produzione, lasciandolo in uno stato ragionevolmente funzionale (giocabile)”.

Oggigiorno quello dei videogiochi è un mercato fiorente ma stanno emergendo alcune pratiche commerciali che attaccano i diritti dei consumatori.

Un numero crescente di editori vende videogiochi per cui è necessario connettersi tramite Internet. Una pratica normale tuttavia quando termina il periodo di supporto molto spesso gli editori “interrompono la connessione necessaria affinché il gioco funzioni, procedono a distruggere tutte le copie funzionanti del gioco e implementano misure estese per impedire al cliente dal riparare il gioco in alcun modo”.

Una pratica che sta “derubando i clienti dei loro acquisti e rende impossibile il ripristino. Oltre a rappresentare un affronto ai diritti dei consumatori, i videogiochi stessi sono opere creative uniche. Come il cinema o la musica, uno non può essere semplicemente sostituito con un altro. Distruggendoli, rappresenta una perdita creativa per tutti i soggetti coinvolti e cancella la storia in modi non possibili con altri mezzi”.

Inoltre le leggi esistenti non proteggono i clienti da questa pratica e tale pratica non si verifica in altri settori. Gli organizzatori pertanto invocano l'articolo 17 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea in base al quale “nessuno può essere privato dei suoi beni, salvo che nell'interesse pubblico e nei casi e alle condizioni previsti dalla legge, salvo il pagamento tempestivo di un equo indennizzo per la loro perdita".

“Questa pratica priva i cittadini europei della loro proprietà facendo sì che perdano l’accesso al loro prodotto un periodo di tempo indeterminato/arbitrario dopo il punto vendita. Desideriamo che si ponga rimedio a questo problema, al centro di questa iniziativa.”

A questo aggiungiamo che l’articolo 169 ha l'obbligo di “promuovere gli interessi dei consumatori e garantire un elevato livello di protezione dei consumatori, proteggere la salute, la sicurezza e gli interessi economici dei consumatori”.

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