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Tetris fa 40: il 6 giugno 1984 usciva il gioco divenuto simbolo di un'epoca

06 giugno 2024 - 10:37

Uno dei titoli più giocati (e imitati) del mondo usciva 40 anni fa grazie a Aleksej Leonidovič Pažitnov, un ricercatore informatico del centro di calcolo Dorodnitsyn, una divisione dell'Accademia delle Scienze di Mosca.

Scritto da Dd
Foto: homepage di Tetris.com

Foto: homepage di Tetris.com

Usciva quarant'anni fa, il 6 giugno 1984, Tetris, il gioco che ha saputo diventare simbolo di un'epoca, non solo nel mondo videoludico.

A inventarlo fu Aleksej Leonidovič Pažitnov, un programmatore russo di 28 anni, che mentre mentre stava lavorando per il Dorodnicyn Computing Centre dell'Accademia delle Scienze Sovietica, un centro di ricerca e sviluppo fondato dal governo sovietico si lasciò ispirare dai tetramini creando questo puzzle di incastri che nominò Tetris, ricavando il nome da un mix tra tetramini e tennis, che era uno degli sport più facili da tradurre in videogame nei primi anni dell'industria videoludica. Partecipi dell'impresa furono i colleghi Dmitrij Pavlovskij e Vadim Gerasimov, con i quali il gioco fu perfezionato ed "esportato" in Occidente nel 1986 (prima era disponibile solo in Urss).

Il resto è storia. Tetris, in questi 40 anni, è il videogioco più venduto, con oltre 520 milioni di copie in tutto il mondo. Creato il gioco Pažitnov (come da "tradizione" nel Paese sovietico) ne concesse i diritti all'organizzazione statale per la quale lavorava, tornando in possesso dei diritti d'autore solo nel 1996, quando cominciò a ricevere delle royalty. Nel 1991 si trasferì negli Usa, dove fondò la Tetris Company (fonte: Wikipedia).

Con lo sbarco in Occidente Tetris conobbe un vero boom divenendo un gioco capace di incollare i player agli schermi per ore. Negli anni succedettero (in realtà si affiancarono le une alle altre) numerose versioni, passando da quelle per sala gioco a quelle per le console domestiche Nintendo, Playstation o Xbox, oltre che per Pc, anche se la versione più celebre resta probabilmente quella per Game Boy, con la console portatile giapponese che veniva venduta proprio insieme al Tetris con lo slogan "Dalla Russia con amore".

Tetris divenne così, via via, un simbolo grazie alla sua semplicità e all'intuitività del gameplay, grazie ai suoi colori e alle musichette associate alle varie versioni. E dal gioco divenuto un cult nacquero numerosissimi oggetti, dai portachiavi alle magliette, dai soprammobili alle lampade, affermandosi come simbolo di un'epoca.

Ma soprattutto, Tetris, ha saputo porsi come un gioco universale, uno di quei rari fenomeni che una volta usciti rimangono "sempreverdi, sempre attuali.

Per coincidenza il gioco, che di fatto non ha un finale e potrebbe durare all'infinito, proprio quest'anno ha rivelato il suo "limite", quando a gennaio Willis Gibson, un ragazzo americano di 13 anni, è diventato la prima persona capace di "battere" Tetris

Intanto il gioco continua anche a rinnovarsi, sposando le nuove tecnologie, come accade con la nuova esperienza di intrattenimento proposta da Immersive Gamebox che ha fatto debuttare il nuovo Tetris 1991 nelle sue 30 location di gioco dislocate nel mondo. Un’attrazione immersiva che sfrutta appunto le ultime novità tecnologiche proposte dal mercato, e che dimostra come Tetris, a quarant'anni dalla sua uscita, abbia ancora molto da offrire.

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