I videogiochi diventano il mezzo per promuovere ed esplorare il territorio. Questa la sfida raccolta dall’Aps, azienda di promozione turistica della Basilicata, che si è posta come obiettivo quello di fare conoscere le bellezze della regione attraverso un progetto alternativo. L’occasione di confronto, dove è stato presentato il progetto ‘Be-Cultour. Beyond Cultural Tourism’, finanziato dall'Unione europea, è stato l’evento 'Giocare sul serio' che ha visto riunirsi esperti, programmatori, imprenditori e tante altre figure interessate a portare avanti questa iniziativa.
In sintesi sviluppatori ed esperti di informatica hanno creato su piattaforme conosciutissime come Roblox e Minecraft (quest’ultimo il gioco più venduto di tutti i tempi), degli scenari virtuali attraverso i quali si possono conoscere le bellezze paesaggistiche e culturali di una terra affascinante come la Basilicata.
L’obiettivo, dunque, è quello di allargare questo tipo di conoscenza a un pubblico vasto che comprende i ragazzi, naturalmente più avvezzi al mondo dei videogiochi e più inclini a cominciare questo tipo di avventure.
Il merito dell’azienda di promozione turistica della Basilicata (Apt) è dunque quello di aver creato una sezione chiamata “Comics and games” utilizzata proprio per questo scopo, cioè di aprire l’orizzonte a un pubblico variegato che non ha limiti di età e soprattutto travalicando i confini, visto che uno tra i pregi della rete c’è quello di non avere essere fermata dalla geografia.
Il successo è arrivato già dall’inizio con Metapontum, avventura ambientata su Minecraft, che come spiega Nicoletti dopo solo 12 mesi dal suo lancio ha ricevuto circa 320 download e subito dopo con altri progetti. Tra questi l’avventura Carpe Diem in cui Orazio aiuta i ragazza a scoprire il parco del Vulture e Basilicata Hunt su Roblox.
Attraverso il gioco, dunque, i ragazzi potranno scoprire, standosene comodamente seduti in poltrona, la natura incontaminata di questa regione a la cultura della Magna Grecia.
Come spiega la ricercatrice del Cnr Antonia Gravagnuolo, responsabile del progetto “Be.Cultour” in un’intervista pubblicata su Rai News: “Gli obiettivi del progetto sono quelli di individuare delle modalità per valorizzare le risorse culturali nascoste, quelle un po’ meno conosciute nei vari territori per un tipo di turismo che non sia quello di massa, ma un turismo sostenibile, culturale e in grado di mettere le comunità al centro.”