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Videogame, antiterrorismo britannico contro un gioco

28 novembre 2024 - 11:56

L'unità speciale antiterrorismo dell'Uk chiede a Steam rimozione di Fursan al-Aqsa: The Knights of the Al-Aqsa Mosque: riproduce attentati del 7 ottobre.

Scritto da Dd

Vestendo i panni di un membro di Hamas si può sparare tra le strade di Gerusalemme “gridando Allahu Akbar”.

Questo uno dei motivi che hanno spinto l’unità speciale antiterrorismo del Regno Unito, che si occupa di monitorare su internet i contenuti più estremisti, a chiedere a Steam la rimozione del gioco Fursan al-Aqsa: The Knights of the Al-Aqsa Mosque.

Il titolo, in particolare, riproduce gli attacchi di Hamas contro Israele del 7 ottobre 2023, con i giocatori che possono fingere di essere terroristi e rivivere le scene atroci.

"Questo gioco è stato sviluppato dal 2017 da me, Nidal Nijm, sviluppatore con licenza Unreal engine)", si legge nella scheda che il programmatore, brasiliano, ha pubblicato su Steam, "in una versione personalizzata di Udk Engine (Unreal Engine 3), utilizzando la migliore tecnologia per raccontare una storia avvincente attraverso un videogioco ricco di contenuti. Giocherai in missioni su terra, mare e cielo, con molti obiettivi da raggiungere in ogni missione, epiche battaglie contro i boss, potenti armi, veicoli da guidare, elicotteri da abbattere e molto altro ancora. Aspettatevi molta azione e adrenalina!"

Del gioco, che su Steam ha il 97 percento di valutazioni positive, la stessa piattaforma scrive che si tratta di un "Fps/Tps (First person shooter / Third-person shooter, Ndr) che affronta il conflitto Israele x Palestina da una prospettiva palestinese", spiegando che giocando si impersona "il palestinese Max Payne sotto steroidi."

In una intervista rilasciata a Moddb.com, in occasione del Boston Fig Indie fest, lo sviluppatore spiega invece che "si gioca nei panni di Ahmad al-Falastini, un giovane studente palestinese che è stato ingiustamente torturato e imprigionato dai soldati israeliani per 5 anni, ha avuto tutta la sua famiglia uccisa da un attacco aereo israeliano e ora, dopo essere uscito dalla prigione, cerca vendetta contro coloro che gli hanno fatto un torto, ha ucciso la sua famiglia e gli ha rubato la patria, unendosi a un nuovo movimento di resistenza palestinese chiamato Fursan al-Aqsa: I Cavalieri della Moschea di Al-Aqsa."

Il titolo, rilasciato sulla piattaforma nel 2022, ha fatto notizia solo nel 2023, quando sui social sono apparse le prime critiche sul fatto che il videogame consente ai giocatori di vestire i panni di un membro di Hamas. 

Ancora prima dell'approdo su Steam, ricorda l'Huffington post, nel 2021, varie associazioni internazionali si erano unite alla protesta del governo di Tel Aviv, chiedendo una censura per un gioco chiaramente antisemita, senza ottenere alcun risultato. Anzi, il produttore Nidal Nijm aveva pure risposto pubblicando su Twitter esplicite minacce a persone e organizzazioni ebraiche, condividendo immagini violente.

La situazione del gioco, come riporta anche Wired, è decisamente peggiorata all’inizio di novembre, quando lo sviluppatore brasiliano ha rilasciato l’aggiornamento Operation al-Aqsa Flood, che consente ai giocatori di rivivere in prima persona l’attacco di Hamas a Israele dell'oottobre 2023.

Non è la prima volta che la guerra in Medio Oriente affiora anche nel panorama videoludico. Circa un anno fa si parlava infatti di un messaggio del ministero degli esteri israeliano comparso, forse per errore, tra le pubblicità in-game di alcuni giochi mobile.

Al momento il gioco è ancora disponibile su Steam, almeno per i giocatori italiani (ma anche in Francia, stando a quanto riporta Entrevue.fr), addirittura con il banner "promozione speciale" che informa che "l'offerta (66 percento di sconto per un prezzo finale di 5,02 euro, Ndr) termina il giorno 4 dicembre".

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