Videogame: Pikachu 'entra', con polemiche, in un francobollo italiano
Il pokemon più famoso tra i protagonisti di anime e videogame creati da Satoshi Tajiri, è ora raffigurato in un francobollo emesso da Poste Italiane nella serie tematica 'Il Patrimonio artistico e culturale italiano'.
Pikachu è un simbolo del Patrimonio culturale italiano. A stabilirlo, non senza scatenare polemiche, è nientemeno che il ministero delle Imprese e del Made in Italy, che il 30 ottobre scorso ha emesso un francobollo della serie tematica "Il Patrimonio artistico e culturale italiano".
Il nuovo valore bollato è stato presentato in occasione del Lucca Comics, una delle fiere più importanti in Europa per fumetti e videogiochi.
Il francobollo, sulla base di un bozzetto è a cura di Grani & Partners S.p.A. e ottimizzato dal Centro Filatelico dell’Officina Carte Valori e Produzioni Tradizionali dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, è dedicato alla Giornata della Filatelia, è appartenente alla tariffa B, con un valore pari a 1,25 euro. La tiratura è di cinquecentomilaventiquattro esemplari, in foglio di ventotto esemplari, il tutto stampato dall’Istituto poligrafico e zecca dello Stato Spa, in rotocalcografia, su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente.
La vignetta riproduce, entro una cornice blu, Pikachu, uno dei personaggi più amati dei Pokémon se non proprio il più noto della serie disegnata da Satoshi Tajiri, e divenuta nel tempo protagonista di numerosi anime, serie animate, giochi di carte e videogame. Pikachu e compagni sono amatissimi in ogni angolo del globo e continuano a essere un fenomeno mondiale che non passa mai di moda. Sono presenti, rispettivamente a destra e a sinistra, il trademark e il logo dei Pokémon. Completano il francobollo le legende “Pikachu”, e “Giornata della filatelia”, la scritta “Italia” e l’indicazione tariffaria “B”.
Non sono mancate, come accennato, alcune polemiche. Il giornale online Fanpage, infatti, riporta la notizia chiedendosi "Cosa c’entra Pikachu con il Patrimonio artistico e culturale italiano?" e autorispondendosi che "non è dato saperlo".
Anche il Corriere della Sera non usa la mano leggera, fin dal titolo "Pikachu in un nuovo francobollo della serie «Il patrimonio artistico e culturale italiano»: la scelta (assurda) del Mimit", e aggiungendo nel pezzo a firma di Alessandro Vinci che "la scelta del dicastero di Adolfo Urso è ricaduta su Pikachu. Che – va da sé – è tutto fuorché italiano".
Repubblica si limita a riportare la domanda di un utente di X: "Scusate ma con il ‘patrimonio culturale italiano’ che cosa ha a che fare Pikachu?.", domande che si fanno in molti, secondo l'autore del pezzo.
Più equilibrato Il Fatto Quotidiano che riportando le parole del responsabile Filatelia di Poste italiane, Giovanni Marchetti, che spiega come Pikachu sia un modo “per avvicinare le nuove generazioni al collezionismo filatetico“, ricorda anche che "un evento correlato al mondo Pokémon è stato comunque festeggiato di recente nel nostro Paese, ovvero il trionfo di Luca Ceribelli ai Pokémon World Championships di Honolulu."