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Poker chips, alcol e musica ad alto volume ancora protagoniste ad Ibiza

26 luglio 2021 - 08:37

La polizia interviene con denunce e varie in alcune feste private dove c'erano anche poker chips protagoniste ad Ibiza.

Scritto da Ca

Il poker continua a fare notizia a Ibiza anche se, stavolta, per un motivo totalmente differente dall’arresto di Salman Behbahani, player trovato con chili di sostanze stupefacenti in valigia su un volo privato di ritorno da Las Vegas.

Qualche settimana fa la polizia di Ibiza di Sant Antoni ha sgomberato una festa illegale in cui c'erano 300 persone questo fine settimana e il biglietto d'ingresso era di 100 euro. Il “buy in” comprendeva un braccialetto (non delle Wsop) e poker chips che andavano scambiate per prendere le bevande.

Gli “stack” erano importanti visto che due ambulanze hanno dovuto soccorrere due persone sotto l'effetto di sostanze tossiche o stupefacenti.

A riportare i fatti è stato sempre il Periodico de Ibiza, che ha rivelato anche la storia che ha fatto il giro dei quotidiani di poker d’Europa. Durante l’intervento gli agenti hanno denunciato gli inquilini, gli organizzatori della festa, per violazione dell'ordinanza comunale sul rumore, per non avere l'autorizzazione per un'attività non permanente e hanno anche aggiunto una ventina di denunce per aver organizzato una festa illegale senza rispettare le norme contro il Covid-19.
Non è chiaro se fosse necessario giocare o ci fossero dei tavoli dove vincere altre chips e spenderle in bevande o, chissà, magari anche in qualcosa di più “forte”.
In passato venivano organizzate delle partite di poker private che, però, passano tutto sommato inosservate: il problema è la musica ad altissimo volume e i vicini si lamentano e chiamano la polizia proprio per quella.

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