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Il poker online di Francia scende ma il mercato è sempre più alto del pre-pandemia

19 ottobre 2021 - 10:23

Il poker online francese scende ma rimane a livelli più alti nel periodo pre pandemia con 921mila giocatori attivi. 

Scritto da Ca

Poker online in calo nel secondo trimestre 2021, ma il livello è molto più alto rispetto ai dati di prima della pandemia! E’ questa l’estrema sintesi dei dati forniti dall’Authorité Nationale des Jeux francese per il Q2 del 2021 e che indicano 103 milioni di euro di fatturato rispetto ai 142 milioni del periodo precedente, il Q2 del 2020. Insomma, il poker è un'attività che si sta stabilizzando a un livello che rimane molto più alto rispetto a prima della crisi anche se scende del 27% nel raffronto in questione.

È inoltre inferiore di circa 17 milioni di euro rispetto al 1° trimestre 2021 (-14%), ma se il fatturato del 2° trimestre 2021 è inferiore al livello riscontrato negli ultimi trimestri, si mantiene ben al di sopra della media dei dati osservati prima della crisi sanitaria (quasi 40M €). Infine, il poker online ha un volume di 921.000 giocatori attivi in ​​questo trimestre, in calo rispetto ai periodi precedenti ma che rimangono un ottimo field. Si scende da quota 1.064.000 dello scorso anno ma, come detto, anche in questo caso il calo è fisiologico ma la pool dei players rimane validissima.

In ogni caso nella prima metà del 2021, il fatturato del poker online ha raggiunto i 223 milioni di euro.

Isabelle Falque-Pierrotin, presidente dell'Anj, ha commentato così i dati del mercato del gioco legale francese: "I francesi scommettono sempre più online e, logicamente, l'Europeo di calcio ha dato impulso al segmento delle scommesse sportive il cui fatturato ha ancora raggiunto un record. Questa crescita testimonia il fatto che il modello francese, sebbene molto controllato, non è un freno. Tuttavia, ci si interroga sui problemi sociali che questi nuovi usi vengono messi in discussione. È il caso, in particolare, della pubblicità, argomento sul quale l'ANJ sta attualmente consultando tutte le parti interessate per promuovere un riequilibrio delle pratiche degli operatori. Infine, sotto la guida dell'Anj e in collaborazione con altre istituzioni amministrative o giudiziarie, le offerte tossiche degli informatori sono state gravemente ostacolate negli ultimi mesi".

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