In Brasile tutti giocano a poker e d'azzardo ma manca una legge: forse c'è la svolta
Sono tantissimi i poker players e i giocatori d'azzardo che in Brasile amano questo intrattenimento ma manca una legge.
Scritto da Gt
Come riportato nei giorni scorsi dai media brasiliani BNL Data, il Senato federale riceverà un aggiornamento sul disegno di legge che mira a regolamentare l'intero mercato del gioco in Brasile. Il senatore Angelo Coronel ha assicurato di avere la relazione sulla legislazione pronta per il dibattito al Senato al completo.
“Solo tre paesi al mondo - Brasile, Arabia Saudita e Indonesia - hanno vietato l'attività di gioco d'azzardo e scommesse. È stupido. Il Brasile sta perdendo miliardi di dollari, denaro che il governo potrebbe utilizzare per combattere la povertà ”, ha affermato il senatore come riporta Sbc.
E considerando quanti giocatori brasiliani amano il poker online e anche quello live (vedi Neymar ma anche Felipe Ramos, André Akkari e un field sconfinato sulle room dot com) il controsenso è ancora più incredibile.
Il progetto è già stato dibattuto nell'ultima sessione legislativa del 2020, sebbene per il momento fosse paralizzato. Con la reintroduzione quest'anno, la legge avrà due strade: o essere approvata o essere scartata completamente, fino a quando la Camera dei Deputati non approverà un'altra delle proposte già presentate e avanzate.
Nel frattempo, le prospettive sono più incoraggianti, poiché alla fine del 2020 il presidente del Brasile Jair Bolsonaro ha nominato l'ex presidente di Embratur, Gilson Machado, in sostituzione del ministro del turismo Marcelo Álvaro Antônio.
Il nuovo ministro ha mostrato il suo sostegno alla regolamentazione dei casinò resort al fine di incoraggiare il turismo internazionale. Allo stesso modo, nel gennaio 2020, come presidente di Embratur, Machado ha accompagnato i senatori Flávio Bolsonaro, Irajá Abreu e il membro del Congresso Hélio Lopes in un viaggio a Las Vegas, dove hanno incontrato i rappresentanti della Las Vegas Sands Corporation.