Israele: al via (finalmente) l'iter per la regolamentazione del poker live e online
Un disegno di legge potrebbe regolamentare il poker live e online in Israele e colmare un vuoto normativo paradossale.
Scritto da Ca
Forse la fuoriuscita di tanti players nei tornei di poker live di tutto il mondo e il fatto di essere un hub per il gaming online pur vietandolo, potrebbero aver spinto Israele a pensare ad una legalizzazione del settore e alla possibilità di ospitare eventi internazionali dal vivo. E ci sarebbe già un disegno di legge proposto dalla presidente della fazione di New Hope Sharren Haskel e dal capo della fazione di Yesh Atid Boaz Toporovsky. L’iter è appena partito ma la trasformazione in legge del documento andrebbe a colmare un vuoto normativo che è ormai diventato un paradosso. Come detto, i players israeliani si spostano molto in tutte le location di gioco europee e internazionali, da Rozvadov a Las Vegas.
Mentre le scommesse sportive e la lotteria sono entrambe legali in Israele, altre forme di gioco d'azzardo come il poker sono rigorosamente illegali e hanno ripercussioni molto gravi nel caso qualcuno lo praticasse senza autorizzazione. Non ci sono casinò terrestri in Israele, ma diverse navi da crociera lasciano Eilat per tornei di poker al di fuori delle acque territoriali israeliane.
Il disegno di legge proposto martedì consentirebbe al ministro della cultura e dello sport di riconoscere l'industria del poker con condizioni chiave e concedere licenze. Regolerebbe i tornei di poker e continuerebbe a vietare i tornei che non si tengono con permessi legali.
Haskel ha precedentemente proposto un disegno di legge simile, ma ora è una presidentessa di fazione e ha ottenuto il sostegno di un alleato chiave. Nel 2015, l'allora primo ministro Benjamin Netanyahu ha proposto di aprire il primo casinò legale in Israele a Eilat per attirare turisti, ma l'idea non è mai stata attuata.
Ci si aspetta che qualsiasi mossa per legalizzare il gioco d'azzardo sia osteggiata dai quattro partiti religiosi della Knesset: Shas, United Torah Judaism, Religious Zionist Party e Ra'am (United Arab List). Non sarà una passeggiata, quindi, l’approvazione. Le ideologie sono l’avversario più duro da sconfiggere.