La Russia dichiara guerra anche alle criptovalute
Le criptovalute in Russia saranno considerate solo come strumento di investimento e non come mezzo di pagamento.
Mentre la crisi russo-ucraina sta vivendo una escalation davvero drammatica, il Cremlino non pensa solamente ad un’eventuale invasione dell'Ucraina ma anche a cambiare atteggiamento nei confronti delle criptovalute dall'inizio del 2022. I dipartimenti pare non riescano a raggiungere una posizione comune sul tema fino a presentare un disegno di legge "On Digital Currency", arrivato proprio ieri dal Ministero delle Finanze.
Ma partiamo daccapo. L’8 febbraio il governo ha approvato il concetto di regolamentazione della circolazione delle valute digitali nella Federazione Russa. Secondo il documento la criptovaluta nella Federazione Russa è considerata solo uno strumento di investimento e come mezzo di pagamento, rimarrà vietato.
ECCO LE REGOLE - Gli scambi saranno richiesti per informare i clienti dell'alto rischio. Gli investitori effettueranno test online prima di acquistare criptovalute. Se passeranno con successo, sarà possibile investire fino a 600 mila Rubli all'anno, oltre 6.600 euro. In caso contrario, fino ad appena 50 mila Rubli all'anno . Solo gli investitori e le persone giuridiche ufficialmente qualificati potranno acquistare senza restrizioni.
Gli scambi e gli exchange di criptovalute devono collaborare con un registro speciale degli operatori, il cui lavoro sarà controllato dallo stato.
Gli exchange devono ottenere una licenza per operare nella Federazione Russa.
Gli operatori sono tenuti a tenere un registro dei clienti indicando il loro nome, indirizzo e data di nascita.
Tutte le operazioni di deposito e prelievo di criptovalute dal cliente all'operatore e viceversa devono avvenire tramite conto corrente bancario. Contestualmente, le banche e gli operatori dovranno segnalare le operazioni sospette.
CRIPTOVALUTA CENTRALIZZATA - A gennaio, la Banca di Russia ha proposto di "vietare" le criptovalute, dopo di che ha chiarito che vuole solo limitare l'uso delle istituzioni finanziarie russe come intermediario nelle transazioni crittografiche. Parallelamente, il Ministero delle Finanze a fine gennaio ha preparato il primo piano per la regolamentazione delle criptovalute. È stato sottoposto a dure critiche da parte della Banca Centrale: i suoi rappresentanti hanno affermato che le criptovalute sono una "piramide finanziaria" e la loro regolamentazione sarà solo un'"illusione di protezione statale".