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Poker live a Parigi: ottimismo dal Club Circus ma il Governo ancora latita

10 gennaio 2025 - 10:01

Il Club Circus di Parigi lancia un messaggio ai suoi player e auspica in una riapertura rapida ma i segnali dalla politica consegnano ancora grande incertezza.

L’ultimo torneo lì l’ha vinto il nostro Filippo Lazzaretto, sbaragliando piuttosto facilmente la concorrenza al final table e dominando nel complesso l’evento. Purtroppo le notizie dalla Francia per il poker live non sono confortanti e non ci sono grossi sviluppi dall’ultimo aggiornamento sugli scenari della riapertura dopo lo stop forzato al 31 dicembre.

E il Club Circus Parigi continua a ringraziare e a tenere viva la sua community lanciando messaggi di ottimismo e cercando di non perdere il contatto con la sua enorme clientela. In effetti, se la chiusura dovesse essere prolungata, il rischio di scollarsi dai player è piuttosto concreto.

“Come probabilmente saprete, purtroppo siamo costretti a chiudere il nostro Club di Parigi per un periodo di tempo indeterminato - ammette con chiarezza la dirigenza del club - infatti, in assenza di un quadro legislativo, il rinnovo della licenza non è stato possibile dopo il 31 dicembre”.

Il tempo indeterminato spaventa tutti se è vero, come valutavano alcuni esperti in Francia, che il rischio di dover attendere tutto il primo semestre 2025 è molto alto: “Tuttavia, rimaniamo determinati e ottimisti circa una rapida riapertura - sperano da Parigi - non appena le condizioni lo consentiranno. La nostra missione rimane invariata: offrirti momenti di gioco unici e conviviali”.

Non staranno con le mani in mano al Club Circus, però: “I nostri team approfitteranno quindi di questo periodo per ripartire ancora più forti, proponendovi eventi di vostro gradimento, tornei rinnovati e un'ambientazione rinnovata. Nell'attesa di questa riapertura, più che mai, il Club Circus vi promette divertimento non-stop sulle sue reti: giochi, quiz, aneddoti per una dose quotidiana di intrattenimento! Restate sintonizzati, le sorprese arriveranno presto. Non vediamo l'ora di rivedervi ai nostri tavoli!”

 

Intanto, in Francia, il Governo è stato formato ma non offre garanzie di stabilità. Ci sarebbe già una prima bozza di legge di bilancio, ma non ci sono fonti sicure sulla presenza della norma che dovrebbe rinnovare l’esperimento durato ben 7 anni e che ha creato 7 card room nella capitale francese che hanno avuto il merito di drenare il gioco illegale e creare anche ambienti sani e di intrattenimento.

I 1.500 operatori, non tutti tra l’altro, prenderanno il 60% dello stipendio grazie agli ammortizzatori sociali francesi, ma non si può perdere il restante 40% per troppi mesi. E in più il gioco illegale rischia di prendere piede se è vero che qualche partita privata ha già riaperto i battenti e ripreso in mano carte e chip.

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